SANT'ELPIDIO A MARE - Zaini in spalla: le marchigiane Natasha Stefanenko e sua figlia Sasha Sabbioni, alias “Madre e figlia” sono pronte a rivivere la loro gara, quella fatta lungo “La rotta dei sultani”, partecipando a Pechino Express, in onda su Sky Uno e Now Tv il giovedì, a partire da domani 10 marzo.
«È stata – racconta l’attrice e conduttrice - un’esperienza fantastica.
I produttori l’avevano cercata sin dalla prima edizione dell’adventure reality. «Mi volevano con mio marito Luca Sabbioni – racconta – ma lui è un imprenditore e, pur amando molto l’avventura, non poteva lasciare il lavoro per due mesi. Poi sono passati gli anni e mia figlia Sasha, che è fan della trasmissione, è cresciuta e devo dire che è stata lei che mi ha convinto a partecipare. Alla vigilia pensavo che avrei dovuto faticare il doppio, per me e anche per lei, invece ho scoperto un’altra Sasha. Grazie a Pechino Express ho visto che è pronta per il mondo: ha coraggio ed è una brava stratega, ha quasi sempre pensato a tutto lei. A un certo punto non eravamo più mamma e figlia, ma due partner. Ora ci conosciamo meglio, siamo più unite».
Prima di partire Natasha Stefanenko ha telefonato ad alcune persone che conosceva e che avevano già affrontato questo reality. Percorso diverso, ma uguali emozioni. «Mi hanno detto – racconta – che le sensazioni più forti le avrei avute al rientro, guardandomi in tv. Durante il viaggio non ho avuto tempo di pensare a quello che facevo, vedremo ora. Luca è curioso di guardare in tv come è andata, ma posso dire che se fossimo stati tutti e tre sarebbe stato perfetto. Noi siamo perfetti in tre». Non la rifarebbe però questa esperienza: «È stato unico e stupendo, ma anche orrendo e duro. Ancora devo metabolizzare. Prevale, anche ora alla vigilia della messa in onda, il ricordo umano della gente, delle porte aperte, di loro che senza pensarci ti davano anche l’ultimo pezzo di pane». E lancia una proposta: «Quanto sarebbe bello che Sky facesse un Marche Express, visitando i fantastici borghi che offre la nostra regione».