Il rapper Mudimbi vede Sanremo
In gara con la canzone “Il mago"

Il rapper Mudimbi
Il rapper Mudimbi
di Franco Gigante
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Mercoledì 10 Gennaio 2018, 11:50
SAN BENEDETTO - Le Marche a Sanremo con Mudimbi. Il rapper sambenedettese ha conquistato la giuria di “Sarà Sanremo” che ha incoronato i sei artisti che accederanno alle Nuove Proposte. Ma oltre all’artista di casa nostra ce n’è anche un altro che porta nel suo cuore un po’ del nostro territorio. È Mirkoilcane, vincitore di Musicultura 2017, che si è presentato con il brano “Stiamo tutti bene”. Il cantautore romano aveva impressionato la giuria dello Sferisterio con i suoi testi di forte impatto sociale.

E ieri la presentazione ufficiale della kermesse canora del 68° festival della canzone italiana di Sanremo da parte di Claudio Baglioni che prenderà il via il 6 febbraio dal teatro Ariston, di cui è direttore artistico e capitano della squadra composta da Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino. «È meglio essere dittatore del festival che direttore artistico. Il festival deve continuare ad essere una festa, senza eliminazione – ha affermato Baglioni – Abbiamo premiato più giovani possibili, ascoltato 250 canzoni dei debuttanti e 150 dei campioni, facendomi ben 130 nemici, anche se con qualcuno ci ho parlato e spero di essere anche stato compreso». Claudio Baglioni vuole portare una ventata di novità, salvando le cose buone fatte in passato».

Mudimbi è concentratissimo: «La mia canzone esprime positività, perché io sono così. Ma so essere altrettanto introspettivo e lucido nelle valutazioni. Il bello è che questi nuovi talenti della canzone italiana non voltano le spalle ai problemi che avvelenano il contesto in cui viviamo, ma ne cambiano la chiave di lettura». La cura dei testi è il comune denominatore di Mudimbi, Mirkoilcane e di questa nuova schiera di cantautori. Adesso per loro c’è la prova più importante: Sanremo. Un palco autorevole Mettere i piedi su quel palco deve essere tanto gratificante, quanto pericoloso. Ci si espone completamente. E la critica musicale spesso non perdona. «Me ne rendo conto - spiega Mudimbi - ma più che emozionato, mi sento concentrato. Sto cercando di visualizzare quello che dovrò fare una volta che inizierà il Festival. Le interviste dei giorni precedenti, e poi l’avvio della gara. Mi auguro che ci sia tempo per provare con l’orchestra». A Sanremo, si sa, tutto si succede molto velocemente: interviste, prove, dirette tv, radio. E’ un vortice che inghiotte e travolge tutto ciò che incontra. Bisogna restare freddi per non rischiare di esserne risucchiati. 
E dopo?
«Dopo vedremo - risponde il rapper di San Benedetto - questo step rappresenterà un altro gradino verso qualcosa di migliore. Non so immaginare cosa accadrà dopo per ora mi godo il momento e non vedo l’ora che si apri la porta dell’Ariston». 

Ritornando alla presentazione, una delle novità di questa edizione del festival è la maggiore lunghezza delle canzoni che potranno durare fino a 4 minuti. «Che le canzoni possono durare fino a 4 minuti è stato recepito sia dai musicisti che dai compositori – ha puntualizzato Baglioni – Credo che questa sia una conquista per noi che facciamo questo mestiere ma è un’arma in più per la canzone italiana. Sarà festival popolar nazionale e non nazional popolare, non solo con la musica per riportarla al centro dell’attenzione con i suoi contenuti. La giuria ci sarà per puntare moltissimo sulla canzone italiana, a un festival 0.0, una piccola rivoluzione per fare un festival glorioso». A determinare le canzoni vincenti dei campioni e delle nuove proposte quest’anno contribuirà anche il giudizio della sala stampa, degli esperti e della demoscopica, oltre al televoto del pubblico a casa.

I venti campioni si esibiranno tutti nella prima serata del 6 febbraio, in gruppi da dieci nelle successive del 7 e dell’8, in quella del 9 si esibiranno con ospiti nelle stesse canzoni con diversi arrangiamenti, e in quella finale del 10 ancora tutti insieme per concorrere alle tre più votate e alla vittoria finale. I giovani delle nuove proposte si esibiranno in gruppi da quattro nelle serate del 7 e dell’8 febbraio, e tutti insieme in quella del 9 con proclamazione della canzone vincitrice. «Colorare questo festival, con i colori primari rosso e blu è uno degli obiettivi di questa edizione – ha precisato Baglioni – Vorremmo il teatro Ariston come una sala da concerto, con la scenografia che potrà durare oltre questa edizione».
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