Premio Rotondi ai salvatori dell'arte, riconoscimenti a Legnini e Ilaria Borletti

Premio Rotondi ai salvatori dell'arte, riconoscimenti a Legnini e Ilaria Borletti
Premio Rotondi ai salvatori dell'arte, riconoscimenti a Legnini e Ilaria Borletti
di Eugenio Gulini
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Martedì 25 Ottobre 2022, 03:05

Sono attesi per sabato 29 ottobre, alle 16, all’Auditorium Comunale di Sassocorvaro, i vincitori del “Premio Rotondi ai salvatori dell’arte 2022”. Il riconoscimento prende nome dall’ex Soprintendente di Urbino Pasquale Rotondi (Arpino 1909 - Roma 1991), che coordinò l’Operazione Salvataggio dei principali capolavori dell’arte italiana nel Montefeltro marchigiano (Sassocorvaro, Carpegna e Urbino) durante la Seconda guerra mondiale.

Questi i vincitori scelti dalla giuria presieduta da Giovanna Rotondi Terminiello. Sezione mondo: Maria Letizia Amadori, esperta scientifica, «per l’attività di ricerca legata alla conoscenza materica dei beni culturali e alle problematiche conservative connesse, che si serve di metodologie non invasive e micro invasive applicate allo studio di dipinti su tele, tavole, dipinti murali, manufatti lignei policromi e ceramiche». Sezione Europa: Ingrid van Engelshoven, ministra olandese della cultura. «per la storica decisione annunciata nel 2021: l’Olanda restituirà le opere trafugate in maniera illecita alle ex colonie olandesi». Sezione Italia: Ilaria Borletti Buitoni, già deputata e sottosegretaria ai Beni culturali, attualmente vicepresidente del Fai, Fondo Ambiente Italiano, per «l’attenzione e la passione da sempre rivolte al salvataggio dei beni culturali e ambientali».


Le Marche


Premio speciale Marche, Anna Cerboni Baiardi (Università di Urbino) e Marzia Faietti (Kunsthistorisches Institut in Florenz), «curatrici del volume contenente gli atti del convegno dedicato a Marcantonio Raimondi, primo incisore di Raffaello, edito da Accademia Raffaello”.

Premio speciale protezione civile: Giovanni Legnini, Commissario straordinario del Governo «per l’energia e la competenza con le quali ha impresso una svolta al processo di ricostruzione dopo il sisma del 2016 nelle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria». Premio speciale Comunicazione, Nicolas Detry, architetto, docente all’università di Clermont-Ferrand, in Francia, «studioso attento del problema e del salvataggio delle opere d’arte durante la Seconda guerra mondiale», temi ai quali ha dedicato un corposo volume: “Le patrimoine martyr”.

Premio speciale mecenatismo: Giuseppina Antognini, «per il suo generoso dono al milanese Museo del Novecento in dipinti di grandi firme (Boccioni, Sironi, Balla, De Chirico e altri) e in denaro (5 milioni di euro) in modo da realizzare il sogno del suo compagno di vita e di collezionismo, Francesco Pasquinelli». Premio speciale “L’arte che salva l’umanità”, ex aequo Gianni Giannini, cittadino di Pennabilli, protagonista di una favola italiana con il poeta del cinema Tonino Guerra, con l’ex sindaco di Rimini Andrea Gnassi «per il suo straordinario contributo al turismo culturale del Comune da lui guidato concretizzatosi in operazioni luminose di recupero di gioielli culturali e di memoria come il Teatro Galli, il cinema Fulgor, caro a Fellini e la Rocca malatestiana con il Museo Fellini». Tributo alla memoria: Paolo Giorgio Ferri, «il magistrato che combatteva i criminali dell’arte, noto, oltre che per le grandi doti umane, per la sua pluriennale attività di contrasto ai ladri d’arte». 

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