Pesaro, Playlist e la musica delle radici. Cantarini: «Minifestival per scoprire esperienze musicali e artistiche»

Tra i progetti più interessanti della stagione 2024 di Playlist a Pesaro, c’è “Roots. Musica dalle radici”, che in due tappe, il prossimo 13 gennaio, propone un linguaggio musicale che attraversa quello delle proprie origini. Un percorso...
Tra i progetti più interessanti della stagione 2024 di Playlist a Pesaro, c’è “Roots. Musica dalle radici”, che in due tappe, il prossimo 13 gennaio, propone un linguaggio musicale che attraversa quello delle proprie origini. Un percorso...
di Elisabetta Marsigli
3 Minuti di Lettura
Martedì 2 Gennaio 2024, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 16:13

Tra i progetti più interessanti della stagione 2024 di Playlist a Pesaro, c’è “Roots. Musica dalle radici”, che in due tappe, il prossimo 13 gennaio, propone un linguaggio musicale che attraversa quello delle proprie origini. Un percorso affascinante e coinvolgente, sorta di emozionante “processione sonora” che partendo dai canti e dalle tradizioni popolari della cultura orale marchigiana de La Macina arriverà ad incontrare, attraverso sonorità più sperimentali e contemporanee e all’utilizzo di lingue arcaiche, brandelli di dialetti (dal carnico al gallurese) fino all’invenzione di parole e linguaggi totalmente inesistenti, un universo musicale originale e intenso di Daniela Pes e Massimo Silverio. 

La tradizione

«Una sorta di minifestival», spiega Roberto Cantarini di Amat «che accompagnerà lo spettatore allo scoperta di tre esperienze musicali e artistiche che fanno della lingua e del rapporto inesausto e creativo con la tradizione della propria terra, il linguaggio e la cultura delle delle proprie tradizioni, il punto di partenza e il centro nevralgico del proprio lavoro». Si partirà alle 18, dalla Chiesa dell’Annunziata, con il gruppo marchigiano La Macina Quartet. Al loro attivo una più che cinquantennale attività, la pubblicazione di ben venti dischi e del volume Cultura Popolare Marchigiana di Gastone Pietrucci. La Macina può essere considerata l’unico autorevole portavoce di quello che è il ricchissimo patrimonio della tradizione e della cultura orale marchigiana. La voce e la musica di Daniela Pes (Teatro Sperimentale, ore 21), sfuggono alle classificazioni e ai contenitori predeterminati.

Musicista e cantautrice sarda (nata nel cuore della Gallura e vincitrice nel 2023 della Targa Tenco come “Miglior Opera prima” con il suo album d’esordio Spira) la Pes è immersa nel flusso della musica come cantante, come strumentista, come musicista elettronica. Il suo è un talento multiforme. Arriva infatti al debutto con un curriculum che include una laurea in Canto Jazz al Conservatorio di Sassari e una borsa di studio ai Seminari Estivi di Nuoro Jazz diretti da Paolo Fresu, che la porta a esibirsi a Time in Jazz e all’Harp Festival di Rio de Janeiro.

Il fenomeno

«La Pes è sicuramente il fenomeno musicale elettronico dell’anno, attualmente richiestissima in diversi festival», conferma Leonardo D’Elia del Black Marmalade Records che collabora a Playlist. «Il suo disco “spira” è arrivato praticamente alla quarta ristampa: è un lavoro che mescola suoni del futuro a schegge arcaiche della Sardegna ed è cantato interamente in lingua sarda». Il terzo ospite della serata, subito dopo la Pes allo Sperimentale, sarà Massimo Silverio, anche lui classe 1992, autore e musicista nato e cresciuto a Cercivento nel cuore della regione storico-geografica della Carnia. Scrive e canta nella sua lingua nativa, il cjarniel, lingua minoritaria delle Alpi Carniche. Fra il fascino della terra di confine e la tradizione di un idioma antico, Silverio forma il suo linguaggio fatto di poesia e suoni che si mescolano tra classico e contemporaneo, popolare e colto, acustico, elettroacustico ed elettronico. Info e biglietti: 0721387548.

© RIPRODUZIONE RISERVATA