Pogorelich, icona del pianismo mondiale, apre la stagione dell'Ente Concerti

Ivo Pogorelich, icona del pianismo mondiale
Ivo Pogorelich, icona del pianismo mondiale
di Elisabetta Marsigli
3 Minuti di Lettura
Giovedì 22 Ottobre 2020, 02:55

PESARO - La 61esima stagione concertistica e i 60 anni di attività: un anniversario importante per l’Ente Concerti, che premia l’amore per la cultura musicale, grazie anche ad un pubblico affezionato e al sostegno del comune di Pesaro, città dalla forte vocazione musicale.
Il periodo difficile
«Un’edizione straordinaria, che capita in un periodo difficile e complicato per le arti e la musica. - ha commentato l’assessore alla cultura Daniele Vimini - Per la musica è un importante segnale di controtendenza che mette in sinergia diverse realtà musicali, non solo del territorio, offrendo prospettive e futuro ai tanti lavoratori di questo settore. La trasversalità del programma, consente di proporre una vetrina importante sui giovani talenti». Una trasversalità che, come hanno confermato il direttore artistico Federico Mondelci e la presidente Marta Mancini, è il fiore all’occhiello di una promozione culturale a 360 gradi. 15 gli appuntamenti in programma (dal 28 ottobre 2020 all’8 maggio 2021), con grandi solisti internazionali, concerti da camera, musica sinfonica e musica jazz, mantenendo viva l’attenzione su significative ricorrenze, tra cui il 250° anniversario di Beethoven e il 75° dalla scomparsa di Bela Bartok con la rappresentazione del suo “Il Castello di Barbablù”, opera in un atto, con protagonisti il basso marchigiano Andrea Silvestrelli (artista che ha ricevuto l’Annual Grammy Awards) e il soprano Michela Bregantin.
Sarà Ivo Pogorelich, icona del pianismo mondiale, ad inaugurare la stagione, mercoledì 28 ottobre, proveniente da un intenso percorso spirituale. In cartellone anche altri due pianisti prestigiosi: Angela Hewitt, in debutto a Pesaro e Benedetto Lupo, impegnato nella prima parte dell’esecuzione integrale dei concerti per pianoforte e orchestra di Brahms. Prestigiosi violinisti e violoncellisti, tra cui: il pluripremiato Vadim Brodsky; Anna Tifu, interprete del Concerto n.1 di Max Bruch con cui ha debuttato a soli 12 anni al Teatro alla Scala; la giovane Lisa Rieder alla quale è affidata l’esecuzione integrale delle Sonate per violino e pianoforte di Beethoven in una maratona di tre concerti, il 7 e 8 novembre. Il violoncello di Enrico Dindo tornerà a vibrare al Teatro Rossini in un programma cameristico insieme alla pianista Monica Cattarossi.
Gradito ritorno per Miriam Prandi, precedentemente nel doppio ruolo di solista al pianoforte e al violoncello, ora come violoncellista a fianco del giovane direttore Alessandro Bonato tra i protagonisti dell’ultima edizione del Rof.

Presente anche il duo composto dal flautista Massimo Mercelli con il pianista Lorenzo Bavaj, celebrati artisti pesaresi di adozione, il Quartetto Werther, una delle più giovani e promettenti realtà nel panorama cameristico italiano ed il recupero del concerto del Verona Baroque Consort. Non mancherà la Form, con due esecuzioni raffinate, di grande successo. L’ultimo appuntamento della stagione sarà con il progetto “Gong. Il suono dell’ultimo round”, una metafora pugilistica che ha stimolato il trombettista jazz Luca Aquino, per l’occasione accompagnato da un nuovo trio e dal batterista Manu Katché, idolo di intere generazioni di amanti del jazz, rock, pop e fusion.

© RIPRODUZIONE RISERVATA