Pesaro va a passo di danza: Over dance, nuova creazione di Aterballetto, al Teatro Rossini

Pesaro va a passo di danza: Over dance, nuova creazione di Aterballetto, al Teatro Rossini
Pesaro va a passo di danza: Over dance, nuova creazione di Aterballetto, al Teatro Rossini
di Elisabetta Marsigli
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Domenica 5 Novembre 2023, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 13:06

PESARO - L’affascinante tema della trasformazione del corpo in una serata con interpreti senior (dai 65 ai 79 anni) è al centro dello spettacolo che inaugura la stagione di danza al Teatro Rossini di Pesaro martedì, 7 novembre, alle ore 21. Over dance è la nuova creazione, per la Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto, dei coreografi Angelin Preljocaj e Rachid Ouramdane. 


Il progetto


Il progetto poetico ha riscosso un successo trionfale al debutto a Parigi nello scorso febbraio ed è composto da due performance “Un jour nouveau” firmata da Rachid Ouramdane su musiche di Jean-Baptiste Julien, Sam Cooke e Stephen Sondheim e “Birthday Party” realizzata Angelin Preljocaj su musiche di 79D, Anton Bruckner, Józef Plawiński, Paul Williams, Lee Hazlewood, Johann-Sebastian Bach, Maxime Loaec, Craig Armstrong, Stinky Toys. «Non c’è danza senza corpo e non c’è corpo che non invecchi. L’invecchiamento del corpo – dichiara Rachid Ouramdane - è spesso percepito come una regressione, eppure molti danzatori si sono reinventati invecchiando. Ad esempio, il buto di Kazuo Ohno ci ricorda che invecchiare non significa necessariamente arrendersi o indebolirsi fisicamente. Non sembra una fine ma piuttosto un inizio, come un’eco di una canzone di Etienne Daho, Le premier jour du reste de ta vie, che evoca il passare del tempo e l’inizio delle cose. Questo antagonismo l’ho percepito nel mio incontro con Herma Vos e Darryl E.

Woods. Parlare con loro, vederli danzare, ha evocato capacità di resilienza di fronte agli eventi della vita. Sorprendentemente, mentre stavamo lavorando a un pezzo che sonda lo scorrere del tempo, mi hanno suggerito di sospenderlo». 


L’età biologica


Secondo Angelin Preljocaj «ogni anno, in un giorno fisso, il nostro compleanno aggiunge un’unità al conto della nostra esistenza. Ma qual è l’età di un corpo? Si tratta dell’età biologica o di quella legata alla pratica della sua attività? È l’età che gli altri gli attribuiscono o quella che l’essere in questo corpo sente? Volevo condividere questa domanda con persone che hanno avuto il privilegio, e in un certo senso la possibilità, di attraversare diverse età della vita. In questo progetto gli interpreti, di età compresa tra i 67 e gli 80 anni, cercano di rispondere, e potrebbero ben riecheggiare la frase di Spinoza “l’anima è un pensiero del corpo”. Che pensiero generano questi corpi? Come possono allontanarci da idee preconcette, come possiamo sviluppare una scrittura coreografica specifica e cercare così di avvicinarci ai limiti di questi corpi che invecchiano?... ma soprattutto divertendosi con loro, come a una festa di compleanno che prende la forma di un esorcismo che ci porta negli interstizi del tempo di una vita umana». Info e biglietti presso biglietteria Teatro Rossini 0721387621.

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