«Ancona non è una città banale»
Zanussi al Cinema Italia col suo film

Una scena del filma "Corpo estraneo"
Una scena del filma "Corpo estraneo"
di Lucilla Niccolini
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Lunedì 2 Maggio 2016, 22:55
ANCONA -  Ha scelto di tornare ad Ancona a presentare in anteprima il suo film il 3 maggio al Cinema Italia, per rendere omaggio alla città che lo ha ospitato. E che lo ha reso felice, come esclama col suo bell'Italiano, mentre si apre in un sorriso ieratico. E' il regista polacco Krzysztof Zanussi che presenta "Corpo estraneo".

Davvero è stato felice ad Ancona?
Mi sono innamorato di questo porto, luogo di partenze e di arrivi, così animato e pieno di movimento, ai piedi di un luogo estatico e sacro come la cattedrale di San Ciriaco. Il contrasto è molto suggestivo.

E lo ha trovato funzionale al significato del suo film?
Sì, perché identifica in qualche modo il contrasto che ho voluto evidenziare, nella storia, tra un'antica, atavica fiducia dell'uomo nella divinità, tra la fede che si radica nell'animo, da una parte, e dall'altra la velocità, il profitto, l'interesse che dominano invece nelle logiche del mercato. Mi piace, appunto, la contrapposizione che aleggia qui sul Guasco tra la secolare eleganza dei monumenti, come il Duomo e l'Arco di Traiano, e l'alacrità industriale del porto , del cantiere navale. Sono rimasto letteralmente incantato dalla vicinanza delle epoche, dei diversi colori, materiali, prospettive!”.

E forse ricorda anche molto bene le sequenze del viscontiano “Ossessione”...
Inevitabile!.

Conosceva già la città?
Avevo transitato per la città da turista, di passaggio, dopo aver visitato Loreto, e mi aveva molto colpito. Una scoperta è stata invece la chiesa di Portonovo, straordinaria come tutto l'ambiente che la circonda.

Il suo giudizio su Ancona?
A differenza di altre città italiane, non è banalizzata. E pur essendo particolarmente bella, è poco conosciuta. È un peccato!.

Nella sua permanenza qui, cosa ha apprezzato di più di Ancona e delle Marche?
Ecco, appunto, le Marche: sono anch'esse poco conosciute, ma riservano sorprese molto interessanti. Intanto è una regione attenta a promuoversi attraverso il cinema, a dispetto di un profilo ritroso e appartato. Per me poi la vera scoperta è stata la bella esperienza di collaborazione con la gente di Ancona, disponibile, lavoratrice, attenta. Consiglierò ai miei colleghi di ripetere la mia esperienza, di valutare le potenzialità di questa terra in termini cinematografici.

Vuol dire che pensa ad Ancona come a una location adeguata per girarci film?
Certo! Tutti sono stati molto collaborativi. Mi hanno dimostrato una naturale curiosità e una notevole riserva di entusiasmo... proprio un posto ideale!

Cosa l'ha indotta a scegliere come protagonista Riccardo Leonelli, un attore cui nelle fiction televisive italiane gli hanno spesso affibbiato ruoli ambigui, inquietanti?
Era importante che fosse italiano, il protagonista di una storia che indaga sulle conseguenze del neoliberismo dilagante nella Polonia post-sovietica: per raccontarla avevo bisogno di un punto di vista esterno. E la scelta è caduta su di un attore che aveva lavorato con me nel tv-movie “Voci interiori”, che apprezzo molto per la recitazione e perché ha un bel volto scavato che esprime onestà e pulizia. Cosa rara in un interprete contemporaneo.

Come per molti suoi altri lavori, il messaggio di “Corpo estraneo” è forte: Angelo, inseguendo la donna amata, che è tornata in Polonia per farsi suora, resta intrappolato nelle logiche perverse di una multinazionale...
Ho voluto girare un film contro il moderno capitalismo che succhia sangue e anima alla gente... per questo la seconda parte del film è ambientata nel tessuto disumanizzante di una grande società. La logica del capitalismo selvaggio impone stili di vita che segnano la nostra esistenza. Anche per questo, “Corpo estraneo” in Polonia ha suscitato polemiche. E molta ostilità nei miei confronti. Credo invece profondamente che il messaggio cristiano sotteso al film abbia ancora una grande rilevanza e validità, soprattutto per le nuove generazioni. Io cerco di indicare una via per il futuro... sono curioso di verificare adesso come il messaggio sarà accolto in Italia.
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