Di Francisca e Ballando con le stelle
"Ora danzo in pedana e in pista"

Elisa Di Francisca e Raimondo Todoaro
Elisa Di Francisca e Raimondo Todoaro
di Stefano Fabrizi
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Venerdì 19 Febbraio 2016, 18:03
ANCONA - Elisa Di Francisca, pluricampionessa di scherma, olimpionica, impegnata a mantenere alta la bandiera italiana su tutte le pedane del mondo, ricorda con nostalgia i momenti in cui “danzava” su una pista di uno studio televisivo.

Riparte il 20 febbraio “Ballando con le stelle”. A lei, che ha vinto l'edizione del 2013, che effetto fa?
L'aspetto sempre con grande interesse. Per me ha voluto dire tanto. E' stata anche una scuola di vita.

In che senso?
Mi ha rafforzato sul lato della disciplina, che già pratico da quando ho iniziato a tirare di scherma, ma soprattutto mi ha fatto emergere meglio il mio lato femminile e scoprire quello scherzoso: in pratica mi ha permesso di scoprire tutti i lati del mio carattere.

Che differenza c'è tra ballare su una pista e "muoversi" su una pedana?
In realtà poco. Anche sulla pedana "danzo" seguendo il ritmo e i movimenti dell'avversario. E quando perdo il ritmo e quindi la concentrazione di solito mi becco la stoccata.

Della sua partecipazione a Ballando quali sono i ricordi che conserva?
Sicuramente il bel rapporto che si è creato con il maestro Raimondo Todaro. Un legame forte che è rimasto con lui e con la sua compagna Francesca, tanto che sono diventata la zia acquisita della figlia Jasmine.

E un ricordo meno positivo?
Non ce ne sono. Forse il provare tante ore, il dover apprendere dodici diverse coreografie, la stanchezza e lo stress che si accumulavano prima della gara. Sensazioni che d'altronde conosco bene.

E Milly Carlucci che persona è? E come ci si è trovata?
E' come se fosse una mamma. In realtà è la mamma di tutti i concorrenti, la confidente pronta ad ascoltare. Anche se poi sul lavoro è una persona molto esigente, prima di tutto con se stessa. E' la prima ad arrivare nello studio e l'ultima ad andarsene. Non è una semplice presentatrice. Cura tutto, non le sfugge nulla: studia coreografie e scenografie. Ama e ci mette passione in quello che fa e lo si percepisce. L'ho vista ultimamente e ci siamo abbracciate.

E dei giurati chi apprezza maggiormente ?
Guillermo Mariotto è il più estroso: punzecchia, ma è molto sensibile. Carolyn Smith sicuramente è la più qualifica: lei sì che dà le stoccate.

Il senso della gara e della competizione c'è in tutti oppure per qualcuno la partecipazione è solo una vetrina?
Credo che inizialmente si partecipi solo per fare passerella. Poi è la gara che ti prende. Nessuno ha voglia di fare brutte figure.

Lei perché ha partecipato e questa esperienza ha aggiunto qualcosa alla sua vita privata e professionale?
Ho partecipato per una nuova sfida con me stessa. Scendere in pista senza maschera e affidarmi a un partner mi ha costretto a fidarmi di un uomo. Nel tempo avevo messo su una specie di corazza sentimentale: la maschera che avevo sulla pedana in pratica non me la toglievo mai. Ora posso dire che mi sono "sciolta" e "addolcita" e in qualche modo sono riuscita a trovare anche l'uomo giusto per fidanzarmi.

Nel nuovo cast ci sono Asia Argento, Rita Pavone, Nicole Orlando, Margareth Madè, Lando Buzzanca, Iago García, Michele Morrone, Enrico Papi, Daniel Nilsson, Pierre Cosso, Salvo Sottile e Platinette (Mauro Coruzzi). Chi dà per favorito?
Non tutti li conosco e poi dipende molto con quale maestro si presentano.

Quando ha partecipato con chi ha legato maggiormente?
Un po' con tutti. In particolare con Togni e Farnesi.

Oltre al suo partner Todaro, quale altro maestro ritiene particolarmente valido?
Come Raimondo non c'è nessuno. C'è voluta tutta la sua pazienza per "contrastarmi" durante le prove.

Dietro le quinte nascono simpatie o anche qualcosa di più?
Con il tuo partner o trovi sintonia o non vai avanti … ma solo come amici. Ovviamente parlo per me.

E televisione?
Solo ospitate, come quella del 20 febbraio dal mitico Fabio Fazio a CheFuoritempochefa? su Rai3.

Si sta preparando per le Olimpiadi, ci sono le gare di Coppa, come va?
Dopo due gare poco soddisfacenti, poi ho fatto un bel recupero ad Algeri. Ho un problema alla caviglia che sto controllando. Comunque, sono ottimista: la voglia di combattere c'è tutta e la grinta non manca.

Parliamo della scuola jesina di scherma.
Ci sono giovani, maschi e femmine, che promettono bene, vanno ovviamente coltivati. Abbiamo due ragazze che vengono dalla Toscana per crescere con Giovanna Trillini e Annalisa Coltorti.

E tra loro c'è una tua erede?
Speriamo. Ma c'è parecchia strada da fare. Raggiungere il top è difficilissimo. Difficile anche stare dietro a me e non auguro a nessun maestro di trovare una testa calda come lo sono stata io.
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