Accorsi insieme a Baliani in Ariosto
«Ci divertiamo come due bambini»

Stefano Accorsi in scena insieme a Marco Baliani
Stefano Accorsi in scena insieme a Marco Baliani
2 Minuti di Lettura
Martedì 28 Marzo 2017, 11:40
CIVITANOVA - Per un gioco della sorte, mentre nelle Marche va in scena “Giocando con Orlando” - il 30 marzo al teatro Rossini di Civitanova Marche (alle 21,15) e al teatro La Fenice di Senigallia (alle 21) il 31 marzo e 1 aprile – ad Ancona è issato sul marciaronda della Mole di Ancona un enorme cavallo di Mimmo Paladino, molto simile a quelli dello stesso artista che campeggiano coloratissimi nella scenografia dello spettacolo liberamente tratto dall’Orlando Furioso. Ne è autore e regista Marco Baliani, che lo interpreta con Stefano Accorsi. Lo spettacolo è prodotto da Marco Balsamo, l’adattamento teatrale e la regia sono di Marco Baliani, l’impianto scenico di Daniele Spisa, i costumi di Alessandro Lai, le luci di Luca Barbati. Info: Civitanova Marche Teatro Rossini 0733 812936, Senigallia Teatro La Fenice 071 7930842/335 1776042.
Accorsi, ci rivela perché per una volta Marco Baliani, adattatore del testo e regista dello spettacolo, sale con lei sul palco?
«Quasi per caso, o per destino. Eravamo qualche anno fa ad Asti per una replica estiva del “Furioso Orlando”. Marco era con me perché, dopo un’interruzione di tre mesi, dovevamo fare qualche modifica. L’altra protagonista, Nina Savary, con una telefonata disse di non riuscire ad arrivare per un imprevisto. Anche le scenografie erano bloccate da qualche parte... Tragedia. Il produttore Balsamo supplicò Marco e me di salvare la serata. Passammo la mattinata ad aggiustare il testo per Marco, che avrebbe recitato al posto della Savary, e la sera fu un successo».
E ci avete preso gusto. Che piega ha preso lo spettacolo, adattato a quel modo?
«Direi che ha acquistato in ironia. Tra noi c’è una complicità giocosa e fisica: sembriamo due bambini, e ci divertiamo molto. Funziona così: io cerco di raccontare la storia dell’amore di Orlando per Angelica, e lui fa di tutto per interrompermi, per sollecitarmi, o per portare la storia altrove. Tiene accesa la fiamma dell’humour ariostesco».
© RIPRODUZIONE RISERVATA