La band marchigiana Smitch In Blu Ray in orbita con “Superluna”, brano di successo dopo Sanremo Rock che ora arriva sulle piattaforme

La band marchigiana Smitch In Blu Ray in orbita con “Superluna”, brano di successo dopo Sanremo Rock che ora arriva sulle piattaforme
La band marchigiana Smitch In Blu Ray in orbita con “Superluna”, brano di successo dopo Sanremo Rock che ora arriva sulle piattaforme
di Saverio Spadavecchia
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Giovedì 27 Aprile 2023, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 12:04
CASTELFIDARDO - Si chiama “Superluna” il nuovo singolo gli Smitch In Blu Ray, realtà musicale nata tra ottobre e novembre del 2017 tra Castelfidardo e Recanati, oggi composta da Simone “Smitch” O’Meara (voce), Andrea Concu (chitarra), Lorenzo Marchesini (tastiere), Stefano Franchi (basso) e Luca Magnaterra (batteria). 


L’esperienza


“Superluna” è il nuovo passo di una band giovane, ma già con una buona dose di esperienza perché partecipano al Memorabilia Festival aprendo ai Pinguini Tattici Nucleari nel 2019, all’Homeless Rock Fest e al No Pop Radio Talent posizionandosi secondi rispettivamente nel 2021 e 2022. La band ha già pubblicato del materiale e recentemente ha rilasciato il singolo “Io Mi Do Fuoco”. Dopo il successo di questa canzone gli Smitch In Blu Ray tornano alla ribalta della scena musicale italiana con “Superluna”. Il brano ha riscosso un grande successo di critica avendo partecipato al concorso Sanremo Rock, dove gli Smitch in Blu Ray sono saliti sul palco del celebre Teatro Ariston mancando per poco la vittoria della classifica generale della finalissima conquistando una posizione ad un passo dal podio. Il singolo “Superluna”, co-prodotto e distribuito dall’etichetta Nugo, è disponibile su tutte le piattaforme di streaming per l’ascolto e l’acquisto e dà lo slancio per una nuova produzione discografica che è già in lavorazione da parte della band.


Il bocciolo


«Superluna – spiega il cantante Simone O’Meara - nasce in un periodo in cui cercavamo di recuperare e prendere in mano il gruppo, ed è stato un po’ il primo bocciolo di un giardino a cui tutti tenevamo molto ma che non eravamo ancora capaci di curare.

Scrivere il pezzo è stato come dare un secondo primo bacio alla ragazza con cui ti eri lasciato, dopo un poco di titubanza ci siamo ricordati per quale motivo facevamo musica. Così siamo stati noi stessi, di ritorno dall’inferno a raccontare le nostre vicissitudini e a dare corpo alle emozioni». La canzone con la sola voce di Simone, per poi crescere ed aumentare potenza e dinamica rock. Le chitarre diventano poi protagoniste e si incastrano la sezione ritmica di basso e batteria. Un vortice di note che cresce fino ad esplodere in un ritornello melodico e dal grande impatto emozionale. In poco meno di 4 minuti si può “sentire” la crescita di una band che cerca di giocare le sue carte in maniera intelligente, giocando con sicurezza carte vincenti fatte di energia e componente melodica.


Il genere


«Musicalmente tocca vari generi anche se prevalentemente trova la sua dimora nel rock/metal, lo fa a modo suo, in maniera peculiare e “prendendola larga”, come ogni storia dettagliata e pregna di emozioni. Nel brano – spiega ancora il cantante degli Smitch In Blue Ray Simone O’Meara - abbiamo voluto accostare la rabbia più cieca, la perdita di controllo, assieme alla speranza, la supplica soave; per questo motivo è difficile collocare il pezzo. Non si sentono spesso cori angelici, violini e successioni di accordi, direi disneyani, accostati alla potenza di un riff distorto ed una parte strumentale che martella per bene i timpani».

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