Il comico Cevoli sul palco a Cagli
veste i panni del garzone Cencio

Il comico Paolo Cevoli
Il comico Paolo Cevoli
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Venerdì 14 Ottobre 2016, 15:38
CAGLI - Domani sera, sabato 15 ottobre, la stagione del Teatro Comunale di Cagli si apre con uno spettacolo di Paolo Cevoli, uno dei comici più amati dal pubblico italiano. Alle 21 va in scena "Perché non parli" un lavoro scritto interamente da Cevoli e messo in scena con la sapiente regia di Daniele Sala, che ha diretto alcuni degli spettacoli comici di maggiore successo degli ultimi anni.
In "Perché non parli" Paolo Cevoli interpreta Vincenzo "Cencio" Donati, un immaginario garzone nella bottega del grande Michelangelo Buonarroti. Distratto e pasticcione, non riesce ad esprimersi correttamente per colpa della sua balbuzie. Per questo motivo il sommo scultore fiorentino gli si rivolge con la famosa frase "Perché non parli, bischero tartaglione!".

Cencio è un orfano cresciuto nel convento dei frati domenicani di Bologna. Da bimbo è paffutello, biondo e riccio, tanto che Michelangelo lo prende a modello per la statua di un angelo reggicandelabro. Ma il piccolo Cencio ha un difetto: è mancino e usa la "manina del diavolo" anche per farsi il segno della croce. Per correggere questo "difetto" i frati gli legano la mano sinistra dietro alla schiena e per questo motivo Cencio inizia a balbettare.
Tuttavia quando Cencio incontra una compagnia di guitti, scopre che la sua parlata non ha incertezze nei momenti in cui legge o recita. La vita di Cencio è legata a doppio filo con quella di Michelangelo Buonarroti e i due saranno insieme fino alla fine. E quando Cencio, nella Cappella Sistina, alzando gli occhi verso la volta affrescata, vede Adamo che allunga la mano verso Dio, dirà "Ma A-da-da-mo è ma-ma-mancino! Vigliacca boia!".
Un spettacolo coinvolgente e divertentissimo che, pur scatenando le risate, avvicina il pubblico ad alcuni dei più grandi capolavori della storia dell'arte italiane e universale. Un racconto che trasporta il pubblico in un'epoca antica e che svela i segreti di uno dei massimi maestri dell'arte italiana.
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