Il conduttore Ossini su Rai2 con il programma “Kalipè”: «Ci saranno anche le Marche con le Lame Rosse e le case di paglia di Sirolo»

Il conduttore tv Massimiliano Ossini
Il conduttore tv Massimiliano Ossini
di Chiara Morini
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 29 Dicembre 2021, 08:50

ASCOLI - Affrontare la vita con più lentezza e apprezzare di più ciò che c’è intorno a noi: è questo il messaggio che Massimiliano Ossini cercherà di trasmettere con “Kalipè – a passo d’uomo”. La trasmissione sarà in onda, per 5 puntate, a partire da stasera, ogni mercoledì alle ore 21,20 su Rai2.

 
Massimiliano, come nasce questo titolo? 
«Kalipè è un detto himalayano, che vuol dire “passo lento e corto”. Il passo lento dell’uomo, non bisogna affrettare il cammino. È la metafora della vita, e così ho scelto questo titolo. È un invito ad essere tutti più lenti, non solo gli anziani, ma anche i più giovani».
Quanto è importante il messaggio di “Kalipè”? 
«Vede, ormai tutto va veloce, non ci meravigliamo più. Bisogna procedere con più lentezza e sostenibilità. Il tema dell’ambiente, che affronterò nel programma, deve essere al centro dell’attenzione: ok pensare, ma anche agire».
Un esempio?
«Prendiamo il telefonino. I giovani l’hanno sempre in mano, scaricano e guardano video dalle sei alle sette ore al giorno. Dall’altra parte ci sono dei server che lavorano, per permettere tutto questo, consumano energia e quindi risorse. Magari coinvolgendoli si può far capire loro queste cose e ridurre di almeno un’ora al giorno l’utilizzo del dispositivo».
Quanto è difficile coinvolgere i giovani in questo?
«Bisogna insegnare loro a vivere il territorio, a stare all’aria aperta e a usare meno tecnologia. Con Kalipè cerchiamo di stimolarli».
Com’è strutturato il programma? 
«Intanto la base è lo studio più alto del mondo. Sono andato sullo “Skyway” del Monte Bianco e ne ho fatto uno studio. Poi, con l’aiuto di esperti scientifici e personaggi dello spettacolo, affronto le varie tematiche. Con viaggi tra Italia, Maldive, Nevada, Spagna, Islanda. Con i ricercatori racconto e spiego quello che facciamo e con le immagini cerchiamo di “attrarre” i più giovani. Mostreremo l’esagerazione nell’ambiente. Per esempio oggi parlando delle Maldive, saremo in un centro di ricerca italiano sul corallo. Fa bene all’ambiente, blocca l’erosione. Chiaramente noi in Italia non abbiamo la barriera corallina, ma ci riallacceremo per parlare degli 8mila chilometri di costa». 
Le Marche ci saranno? 
«Sì, una delle cinque regioni rappresentate saranno proprio le Marche. Ho preso in considerazione le Lame Rosse, e le case di paglia a Sirolo. Sarà il parallelo con le case in Islanda».
Come sta andando Linea Bianca? 
«Il cambio di orario nella messa in onda, quest’anno alle 15,20, ha contribuito a far innalzare lo share. In questa edizione abbiamo cambiato le impostazioni: non ci saranno più i monti più “blasonati”, ma daremo attenzione anche alle montagne e ai luoghi meno conosciuti. Ci saranno i Sibillini, i monti della Laga, la Sicilia dove siamo stati nella prima puntata. Siamo focalizzati sul centro-sud Italia, il concetto è quello delle “montagne che non ti aspetti”. Nelle Marche collaboreremo con la Politecnica delle Marche e il rettore Gianluca Gregori». 
Che 2022 si augura per Ascoli e le Marche? 
«Le potenzialità le abbiamo, il territorio ha molto da offrire, e migliorando i collegamenti non siamo secondi a nessuno.

Se siamo più uniti, possiamo avere grandi risultati. Ad Ascoli lavoriamo per la capitale della cultura. Noi spesso ci lamentiamo, ma i nostri territori sono molto apprezzati da chi è fuori».

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