ANCONA - L’arte dei maestri profumieri? Plasmare oli essenziali conferendo loro un tocco originale. Ed è qui che risiede l’arte della bellezza, la capacità di creare fragranze che affascinano ed emozionano. Magia pura, raccolta in sapienti “biblioteche” beauty che, sole, raccontano la storia. Già, perché dietro ad ogni profumo, ci sono le storie, quelle di personaggi famosi, di luoghi d’infanzia, di memorie di terre lontane.
C’è un mondo, spesso poco conosciuto, fatto di nasi alla continua ricerca di ispirazione. Ad Ancona, in pieno centro storico, si trova Stamira Parfums, un luogo deputato alla magia dei maestri profumieri e all’arte della fragranza con una sapiente selezione di ampolle. È il primo e unico punto di riferimento in tutte le Marche per questi preziosi prodotti di nicchia. «È il salotto dei profumi d’arte, un gioiello per la città», spiega la famiglia Quercetti, già titolare delle profumerie Galeazzi. Eccolo, allora, l’assaggio della chicca, buttato lì, tanto per capire di cosa stiamo trattando.
Si apre così, tra le bellezze del centro antico, la biblioteca di questi aromi molto speciali ognuno dei quali ha un suo passato da rispolverare. Di profumi d’arte, s’intende. Come Clive Christian, la punta di diamante della collezione ma anche Liquides immaginaires o Meo Fusciumi, il creatore siciliano che s’ispira alla terra natia e a tutti i luoghi del mondo che ha visitato. Tra queste perle profumose, non poteva mancare Histoires de parfums, dedicato ai personaggi storici, e Nishane, fragranza davvero speciale, creata da artisti di Instabul in una sorta di ponte tra Oriente ed Occidente.
La profumeria artistica nasce 20anni fa proprio dal gusto di sperimentare un desiderio. «È come entrare in un sogno e vendere un sogno – fa sapere Daniela Zannettoni, manager Calè -, è un naso che crea per se stesso, a prescindere dal mercato selezionando materie prime d’eccezione come gli oli essenziali puri». Da qui nascono i brand dell’haute couture, se così si possono definire, come Histoires des Parfums. «È opera di chef francesi che decidono di lasciare la cucina per dedicarsi a questo ambito - chiarisce la manager – e la raccontano attraverso i profumi». Dai fornelli alle ampolle divine, il viaggio è breve. Tocca, ora, alla famiglia, riannodare i fili della matassa e spiegare il senso di questa storia: «L’idea di realizzare questo luogo è di mio padre che aveva voglia di realizzare un gioiello prezioso anche perché tanti clienti ci stavano sollecitando a creare un prodotto davvero di classe per una città come Ancona. I marchi? Per ora ne abbiamo una decina ma presto aumenteranno». Il sogno è diventato realtà.