Grande Raffa, show il 6 gennaio: Popsophia fa slittare all’Epifania la serata dedicata alla Carrà alla Mole

Grande Raffa, show il 6 gennaio: Popsophia fa slittare all’Epifania la serata dedicata alla Carrà alla Mole
Grande Raffa, show il 6 gennaio: Popsophia fa slittare all’Epifania la serata dedicata alla Carrà alla Mole
di Chiara Morini
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Mercoledì 27 Dicembre 2023, 05:40 - Ultimo aggiornamento: 12:33

Dopo il successo dei primi due appuntamenti che hanno segnato l’approdo di Popsophia ad Ancona, alla Mole Vanvitelliana arriva una nuova serata, dal titolo “Tanti auguri”, che, in programma oggi, slitta invece, causa indisposizione della direttrice artistica Lucrezia Ercoli, a sabato 6 gennaio alle ore 21,15. Ingresso libero fino a esaurimento posti.

Il ricordo

Il philoshow è dedicato a Raffaella Carrà, come del resto lascia intendere il titolo, lo stesso della canzone, il 17esimo singolo della Carrà uscito il 4 marzo 1978.

Popsophia celebra quindi l’icona della musica e della televisione italiana nello stesso giorno in cui esce, sulle piattaforme televisive, il nuovo documentario sull’eterna signora della televisione italiana (e non solo). Un documentario che arriva al termine dell’anno di Bergamo capitale della cultura, durante la quale è stata omaggiata con un’opera lirica, targata Francesco Micheli, e un cartellone di eventi a cui ha preso parte anche la direttrice artistica di Popsophia, Lucrezia Ercoli. «Si vuole celebrare la Carrà – comunicano dall’organizzazione – con il suo stile, capace di unire la cultura e il pop e capace, con il “Tuca tuca” di sdoganare gli stereotipi e gli ombelichi al vento». Proprio Ercoli ad Ancona racconterà il percorso compiuto da Carrà e dal ricordo si capirà perché, oltre a essere stata un vero e proprio fenomeno televisivo, è stata anche un simbolo culturale in senso ampio.

L’immortalità

Emergerà la natura immortale di quella cheè stata la regina della televisione italiana. Passando per i balletti e il caschetto biondo che l’ha sempre accompagnata, si conoscerà la Carrà con tutta la capacità che ha avuto di conoscere il popolo che la seguiva e che grazie a lei è cambiato negli usi e nei costumi. Si sono superate “censure” con semplici motivetti leggeri e ballabili, quelli che oggi si chiamano “tormentoni” ed è proprio questo che l’ha resa immortale e amata da tutti. Si passerà quindi dagli esordi fino alle trovate, a quei tempi “rivoluzionarie”: è il caso, su tutte, dell’ombelico nudo o del citato caschetto, mai diverso o ancora dei vestiti. «Eterna e immutabile – la definiscono in Popsophia – perturbante e sensuale, ma giocosa e anche la più amata dagli Italiani».

Tra una parola e l’altra di Ercoli, ci sarà la musica della band di Popsophia, Factory, che tra tutti i brani, eseguirà dal vivo alcuni dei principali successi di Carrà. A cominciare da “Tanti auguri”, con il celebre verso «com’è bello far l’amore da Trieste in giù», passando per “Rumore” e “Ballo Ballo”, che ancora oggi molti cantano e che fu la sigla della terza edizione di Fantastico, l’allora show del sabato sera di Rai 1, che segnò il ritorno di Carrà, in Italia, dopo un tour mondiale di quattro anni.

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