ANCONA - Che sia Fido o Micio Mau poco importa. Lavare il proprio pelosetto è sacrosanto. Se poi, per prendersi cura del loro mantello, si usano prodotti naturali, tanto meglio. «La pulizia periodica non solo rimuove direttamente sporco e secrezioni ma stimola il normale processo di eliminazione delle tossine attraverso la pelle», avverte Melissa “Meglio Naturale”, una laurea in Medicina veterinaria di formazione, naturopata del benessere animale nonché esperta di autoproduzione di rimedi naturali.
E ancora: «Pulire significa anche togliere tutte le tossine provenienti dalle nostre case». Senza dimenticare il fatto che «molti di questi animali, avendo un mantello lungo e riccio, spesso hanno difficoltà a pulirlo da sé attraverso la pratica del self-grooming». Insomma, che bagno sia.
«Il bagno è uno dei modi più efficaci per tenere lontani i parassiti- spiega Melissa -. Nelle nostre case, infatti, il loro ciclo, soprattutto per quanto concerne le pulci, è sempre rinnovato dal momento che le uova vengono diffuse nello stesso ambiente». Attenzione, però: il bagnetto non va fatto troppo spesso. Il motivo? «Potrebbe danneggiare lo strato di sebo protettivo della pelle portando a secchezza cutanea». Dunque, per il cane, «una volta al mese, se non ci sono particolari problemi, va bene». Per il gatto, «bagni frequenti sono da evitare poiché il gatto, in genere, riesce a fare un ottimo lavoro di self-grooming da solo. Una volta l’anno,dunque, è sufficiente».
Un buon sapone di Marsiglia è sufficiente per il lavaggio.
Se invece non è possibile lavare con acqua, si «può scegliere per una soluzione leave in e cioè che non richieda appunto risciacquo. La ricetta è servita: un barattolo di vetro, erbe aromatiche fresche come camomilla o lavanda, aceto di mele biologico. Melissa detta i passaggi: «A questo punto, bisogna riempire il vasetto per 1/3 di erbe, poi riempirlo del tutto con l’aceto. Quindi, chiudere il vasetto e lasciarlo macerare per 2 settimane. Finito il tempo, si deve filtrare e imbottigliare: si conserva per sei mesi in un luogo fresco».