Da Pesaro alle Cinque Terre: bella
avventura tra il mare e le montagne

Da Pesaro alle Cinque Terre: bella avventura tra il mare e le montagne
di Saverio Spadavecchia
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Venerdì 11 Agosto 2017, 12:50 - Ultimo aggiornamento: 12:51
Dall’Adriatico alla Cinque Terre, accarezzando le Alpi Apuane e la Toscana più nascosta al turismo di massa. Avventura tra mare, montagna e ancora mare. a caccia del bello.



1 -La partenza da Pesaro
Si parte da Pesaro, dalla lussuosa area archeologica della via dell’Abbondanza: lì si trovano i resti di una lussuosa dimora signorile di prima età imperiale. La Domus è stata rinvenuta nel 2004 durante dei lavori edili e resa fruibile al pubblico solo alcuni anni fa. Da non dimenticare una visita al centro storico con una passeggiata ad ammirare Piazza del Popolo, il museo Rossini e i Musei civici dove si trova una collezione permanente il cui pezzo forte è la pala dell’Incoronazione della Vergine di Giovanni Bellini. Forlì ora, 88 km.

2 - La Forlì dei segreti
Città che nasconde segreti, che vengono svelati anche al visitatore distratto che incrocia la città durante il suo cammino. Subito da vedere la collezione Verzocchi a palazzo Romagnoli: una raccolta di quadri unica nel suo genere. Arte contemporanea ed artisti di peso internazionale come Giorgio De Chirico, Renato Guttuso e Carlo Carrà. Cè poi la chiesa Santa Maria dei servi, e il convento dei padri della missione. Della Chiesa ,fatta edificare nell’ultimo quarto del XII secolo dalla congregazione dei servi di Maria, non rimane che il portale esterno, in pietra e laterizio, dai tipici caratteri del gotico padano, con la sequenza alternata di paraste e colonnine chiusa da un sistema di capitelli su cui è impostata l’ogiva poderosa. La chiesa ha subito notevoli trasformazioni nel 1645 fino a raggiungere lo stato attuale con gli interventi del 1750. E poi un tuffo in piazza Saffi, centro di Forlì e luogo suggestivo così come l’abbazia di San Mercuriale che svetta con il suo campanile di oltre 75 metri di altezza. Tappa impegnativa: oltre 220 km in direzione Coreglia Antelminelli.



3 - Coreglia Antelminelli
Media valle del Serchio, provincia di Lucca, tra le Alpi Apuane e l’appennino tosco-emiliano. è una zona di grande suggestione che unisce in perfetta simbiosi arte, storia e natura. Due chiese da vedere a tutti I costi. Si parta da San Martino capolavoro preromanico e tra le più antiche del territorio lucchese. Eretta nel IX secolo, ed ampliata nel X con le attuali arcate interne, i sostegni, i capitelli e l’abside. Il secolo successivo ha subito altri rifacimenti, mentre l’asimmetrica facciata è dovuta a modifiche apportate nei secoli XVI e XVII. Decisamente più recente il campanile che risale alla metà del diciannovesimo secolo. Cè poi la chiesa di San Michele, costruita nel mille, dove l’ambone preromanico raffigurante una mucca è probabilmente il più antico sostegno di pulpito di tutte le chiese della val di Serchio. Da esplorare anche un tessuto urbano d’origine cinquecentesca, sebbene modificato, osservando i palazzi Antonimi e Vincenti. Da vedere anche palazzo Vanni, che accoglie il particolarissimo museo della figurina di gesso e dell’emigrazione. 24 km, e nuova città: Castelnuovo di Garfagnana.

4 - Castelnuovo di Garfagnana
Mura e torrioni che proteggono il borgo, una robusta cortina muraria voluta dai lucchesi a metà del 1300 e che oggi come allora si apre sulla piazzola, dove la porta del ponte levatoio ha due torrioni che le fanno da guardia. Orologio e Fattori: il primo ricostruito, insieme alla torre, dopo il crollo del 1920, e quello del Fattori, che mantiene ancora intatte le caditoie.
Si passi poi alla visita del centro storico attraverso la porta del ponte levatoio, per arrivare in piazza del castello. Ecco che appaiono maestosi il palazzo del parlamento (oggi municipio) con il pozzo e con l’antica fontana del Pilon inserita nella facciata, e alla sua destra il palazzo Nobili. Ultima tappa la rocca: struttura imponente con tre torrioni, il più grande dei quali è il mastio. Ultima tappa: 90 km per Riomaggiore.

5 - La più orientale
Riomaggiore è la più orientale e meridionale delle Cinque Terre. Un borgo strutturato a gradoni, come tutti quei borghi sorti nelle valli torrentizie. Diventa tipico ed unico per i colori delle sue case tipicamente liguri e seguono lo schema di quelle che sono chiamate case-torri. 3 o 4 piani di altezza, legate in schiere parallele. Respirare laria del Tirreno che risale per le vie di Riomaggiore, così come ascoltare il rumore del Tirreno che si scontra con gli scogli sono delle emozioni uniche che solo le cinque terre sanno offrire. Molto bello il colpo d’occhio che la marina sa offrire, unita a quella dei carrugi che rendono unica la cittadina incastrata tra gli scogli del mare. Riomaggiore è anche sede del parco nazionale delle cinque terre.
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