Da Fabriano a Torino, in viaggio
seguendo le vie dei siti Unesco

Da Fabriano a Torino, in viaggio seguendo le vie dei siti Unesco
di Saverio Spadavecchia
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Venerdì 8 Settembre 2017, 16:20
Dall’Appennino marchigiano alle Alpi, ai piedi di Torino. Un viaggio che accarezza il Tirreno e va alla scoperta delle radici profonde del centro Italia fino a quelle del “profondo nord” che uniscono fede, mistero e storia egizia. Un viaggio che parte da Fabriano, città Unesco e che risale lungo “spina dorsale” dello stivale, fino ad arrivare alla città Unesco per il design.
 


1 - La città della carta
A Fabriano esploriamo il centro storico facendo tappa in due musei importanti: la pinacoteca civica Bruno Molajoli e il recente Museo diocesano. Da visitare anche il museo del pianoforte storico, ospitato all’interno del complesso monumentale del San Benedetto. Da vedere anche la chiesa di San Biagio e Romualdo, dove nella cripta riposano le spoglie del fondatore dell’ordine dei Camaldolesi. C’è poi da ammirare il palazzo del podestà, il loggiato san Francesco e la piazza del comune con la fontana Sturinalto.
 
2 - Il gioiello di Gubbio
La città di Sant’Ubaldo regala subito la visione del maestoso anfiteatro romano risalente al 1° secolo avanti Cristo. Proseguendo verso il centro ecco apparire Palazzo dei Consoli, che insieme e Piazza Grande rappresentano il biglietto da visita di Gubbio. Proseguendo nel cuore del centro storico, a pochi passi dal Palazzo dei Consoli ecco apparire il Duomo. La Cattedrale dei Santi Mariano e Giacomo è uno dei più alti esempi del gotico del centro Italia, riportato alla luce durante gli ultimi lavori di restauro (tra il 1913 ed il 1918) che hanno ripristinato internamente l’aspetto originale, eliminando le sovrastrutture tardo-barocche e che hanno portato alla scoperta di un sepolcro di stile gotico, di due statue di pietra raffiguranti dei santi e soprattutto dell’altare originario, costituito da un sarcofago d’epoca romana abbellito nel medioevo da colonnine di marmo rosa. Il 15 maggio di ogni anno vi si svolge la festa dei ceri in onore del patrono della città, sant’Ubaldo. Tre pesanti macchine di legno vengono portate a spalla in una sorta di staffetta senza vincitori.
 
3 - Al centro del Casentino
Poppi si trova al centro del Casentino, una valle tra le più belle della Toscana. Il borgo medievale è una rara città murata alla cui sommità signoreggia il castello dei Conti Guidi, opera della celebre famiglia di architetti Di Cambio e “prototipo” di palazzo Vecchio in Firenze. Costruito nel XIII secolo, è caratterizzato da una facciata a bifore, al centro della quale si stacca un’alta torre, e circondato da mura di cinta con merli guelfi e da un ampio fossato. Grazie ai diversi restauri succedutisi nel tempo, il Castello di Poppi si trova oggi in un eccellente stato di conservazione. Ospita al suo interno un museo e la biblioteca antica detta Rilliana, che prende il nome dal fondatore, il conte Rilli-Orsini, vissuto tra XVIII e XIX secolo, ricca di 25 mila volumi antichi, di manoscritti e incunaboli. Di assoluto rilievo è la cappella dei Conti Guidi con un ciclo di affreschi trecenteschi attribuiti a Taddeo Gaddi, allievo di Giotto.


 
4- La città delle burle
Livorno città di mare, di passione, di burle ed umorismo spesso “irregolare” e fuori dagli schemi più comuni (come non ricordare le “teste di Modigliani” ed il celeberrimo “Vernacoliere”) Livorno è una città che nasconde segreti e cultura. Nella città in cui sono nati Pietro Mascagni, Giovanni Fattori, Amedeo Modigliani, Giorgio Caproni sono quasi infinite le possibilità per chi cerca una visita “fuori dagli schemi”.
Per gli amanti della lirica, dell’arte, della storia particolarmente intensi per le emozioni che suscitano sono i luoghi della memoria della città. Anzitutto il museo civico “Giovanni Fattori”, c’è poi il museo mascagnano, dedicato alla musica, che troverà sede nello storico Teatro Goldoni. Importanti memorie storiche e religiose delle “Nazioni” che popolarono Livorno si possono ammirare nel Museo ebraico “Yeshivà Marini”.
 
5 - La prima capitale
Torino, la prima capitale del Regno d’Italia, è una città dal fascino antico. Piazza Castello e piazza Vittorio Veneto, senza dimenticare il duomo di Torino che si trova in una posizione centralissima, a pochi passi dall’area archeologica. Anche da solo rappresenterebbe una tappa obbligata ma, nonostante tutto, è più che altro noto al grande pubblico perché conserva gelosamente la Sacra Sindone, il telo di lino su cui è visibile un’immagine di un uomo che si pensa possa essere stato Gesù in persona. La Sindone, che nell’incendio del 1997 ha rischiato di carbonizzarsi, si trova distesa in una teca in atmosfera controllata nella navata sinistra della chiesa. C’è poi la Mole Antonelliana, uno dei simboli di Torino e oggi museo del cinema.
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