La casa del sommo poeta Alighieri
nel cuore antico della città del Giglio

La casa del sommo poeta Alighieri nel cuore antico della città del Giglio
di Saverio Spadavecchia
2 Minuti di Lettura
Venerdì 22 Settembre 2017, 12:44
Nel cuore della Firenze medioevale ecco il museo “casa di Dante”. Il luogo che ospita il museo non è quello originale, perché l’edificio storico è stato ricostruito pietra su pietra nel ventesimo secolo dopo il disfacimento nel corso dei secoli proprio la dove sorgeva la casa originaria. Nel 1265 naque in quel luogo il sommo poeta e secondo una memoria popolare tramandatasi nei secoli che ha sempre indicato il gruppo di case nei pressi della torre della castagna come “case di Dante”.

La casa del sommo poeta
Il museo è essenzialmente didattico, con numerosi pannelli esplicativi sulla Divina Commedia, Dante, i suoi tempi e i suoi personaggi. Conserva riproduzioni di documenti sul poeta, modellini e diorami che mettono in luce alcuni aspetti della sua vita e degli avvenimenti storici dell’epoca, come la battaglia di Campaldino. Vi sono inoltre ricostruzioni dell’arredamento, del vestiario e di altri aspetti della vita quotidiana della Firenze medievale, oltre ad alcuni reperti originali, soprattutto di scavo, su armi, monete e ceramiche dell’epoca. Lo scopo fondamentale della gestione del Museo Casa di Dante, inteso come luogo di memoria, è quello di diffondere la conoscenza della vita e delle opere di Dante ad un pubblico vasto ed eterogeneo. Ecco quindi anche i laboratori didattici, pensati per bambini e ragazzi. Due per tutti: Il laboratorio Dante e il medioevo consiste in un gioco a squadre durante il quale i partecipanti dovranno rispondere ad alcuni quesiti sulla storia di Dante, su Firenze ai tempi del Poeta, sul museo casa di Dante e sulla “Divina Commedia”, attraverso un percorso strutturato sul modello del gioco dell’oca. Il secondo esempio è legato all’arte dei medici e degli speziali: Il laboratorio si articola in due parti: la prima, teorica, consiste in una breve introduzione sulla medicina/magia nel ‘300 per giungere poi fino alla nostra erboristeria; nella seconda parte, saranno invece mostrati e spiegati alcuni estratti della Divina Commedia in cui ricorrono nomi di piante e di fiori, con i relativi significati simbolici.
© RIPRODUZIONE RISERVATA