A Senigallia il cinema spagnolo
In sala ben sette film Premi Goya

Una scena della pellicola "A Cambio de Nada"
Una scena della pellicola "A Cambio de Nada"
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Venerdì 19 Maggio 2017, 11:16 - Ultimo aggiornamento: 12:02
SENIGALLIA - Connubio fra la Spiaggia di velluto e il cinema di qualità che potrebbe perfino portare a un grande Festival del Cinema nel 2018. Sergio Canneto non conferma l’indiscrezione, ma sottolinea che la collaborazione fra il Circolo Linea d’Ombra e il Comune è prossima ai dieci anni. 
La collaborazione con l’ambasciata
Da sabato 27 maggio a mercoledì 31 maggio la spiaggia di velluto ospiterà la decima edizione del Festival del cinema spagnolo, la prima a Senigallia, organizzato in collaborazione con l’ambasciata di Spagna e l’Istituto di cultura Cervantes. Con questo evento che vedrà la presenza dal vivo di Sergio Rodrigues Lopez-Ros, direttore dell’istituto Cervantes e del regista David Macian, la città si pone all’interno di un importante circuito internazionale in compagnia di Roma, Reggio Calabria, Trieste, Treviso e Perugia. In alcune giornate sono programmate ben tre proiezioni, sia alla Piccola Fenice, che nella sala principale del Teatro. Il programma prevede sette film selezionati fra i Premi Goya che corrispondendo ai nostri David di Donatello, in pratica sono gli Oscar della Spagna. 
Il regista senigalliese Sergio Canneto spiega che è un’occasione imperdibile di vederli in lingua originale (sottotitolati): «O li vedete qui o non li vedete mai più». Sono: “La mano invisibile” di David Macian, la messa in scena di un esperimento sociale che critica la precarietà del lavoro ispirandosi al grande fratello; “Cerca de tu casa” di Eduard Cortes, un musical sulla battaglia di una giovane donna per difendere la propria dignità; “El Olivo” di Iciar Bollain, il racconto del trapianto di un albero che parla della perdita d’identità di un’intera famiglia. Poi “A Cambio de Nada” di Daniel Guzman, storia di adolescenti ambientata nella periferia di Madrid; “Al Final del Camino” di Roberto Santiago, una lettura ironica, dal finale serio, del Cammino di Santiago; “Todas las Mujeres” di Mariano Barroso per la vicenda di un bugiardo patologico; “La Proxima Piel”, di Isaki Lacuesta e Isa Campo, un magnetico noir ambientato nelle montagne dei Pirenei.
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