Slow travel tour a Abbadia a Isola
Il bello della scoperta in lentezza

Slow travel tour a Abbadia a Isola Il bello della scoperta in lentezza
di Bianca Vichi
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 9 Agosto 2017, 13:05
Tre giorni dedicati al viaggio lento, a piedi e in bicicletta. Terza edizione per Slow Travel Fest che tra incontri, arte, musica, natura, escursioni lungo la Via Francigena e sulla Montagnola Senese si svolgerà dal 22 al 24 settembre ad Abbadia a Isola nel comune di Monteriggioni. È la scoperta il tema del programma di quest’anno che ospiterà gli autori che hanno messo il cammino e il viaggio slow al centro della propria narrazione. Dedicato alla riscoperta di Jack London l’appuntamento inaugurale con Davide Sapienza, scrittore, camminatore, viaggiatore oltre che curatore e traduttore di diverse opere dell’autore de Il Richiamo della Foresta, Zanna Bianca e Martin Eden.

Il cantore della natura
Nella forma del racconto recitato, Davide Sapienza farà rivivere la figura di Jack London, il cantore della natura vissuta in prima persona e in assoluta libertà. Tiziano Fratus, autore del «Manuale del perfetto cercatore d’alberi» guiderà il pubblico tra gli alberi secolari e in un’esperienza all’alba nel bosco: un’esplorazione in chiave meditativa che ha ispirato la sua ultima pubblicazione, «Il sole che nessuno vede». Farà ritorno al festival Darinka Montico, blogger e fotografa, che ha dedicato gli ultimi anni a viaggi a piedi e in bicicletta alla scoperta dell’Italia e alla ricerca della felicità degli italiani, esperienze raccolte in libri che sono diventati best seller sul web. Sarà al festival per raccontare il progetto The Never Ending Road, La Strada Infinita, il giro del mondo in bicicletta attraversando gli oceani in barca a vela.



Tra foto e scrittura
In programma anche workshop di scrittura, fotografia, illustrazione e trekking alla scoperta della storia della Via Francigena, della biodiversità e della geologia della Montagnola Senese. Tra gli appuntamenti, l’escursione nella grotta Buca del Chiostraccio, ricca di sale di stalattiti e stalagmiti, dove sono stati ritrovati scheletri di Homo Sapiens, e l’attraversamento del Canale del Granduca, antico tunnel sotterraneo lungo più di 2 chilometri. Il festival offre la possibilità di scoprire le valli attigue grazie a escursioni in bicicletta e l’emozione di viaggiare sulla Francigena a cavallo. Spazio alla musica con il chitarrista Lorenzo Niccolini, workshop di danze ispirate al ritmo della musica tradizionale dei TreTTempiFolk, il concerto finale del trio Fanfara Station che combina i suoni da orchestra ottomana ai ritmi nordafricani, un dance party dal vivo.

Posizione strategica  sulla Via Francigena
La fondazione dell’abbazia di San Salvatore all’Isola, che risale al 1001, si deve ad Ava, nobildonna della famiglia dei Lambardi di Staggia. Il luogo in cui sorge il monastero - che un tempo era circondato dall’acqua – viene scelto principalmente per la posizione strategica a controllo della Via Francigena, della quale Borgonuovo (poi Abbadia Isola) costituiva un punto di sosta già dalla fine del X secolo.

Nelle “Memorie” di viaggio dell’arcivescovo Sigeric
Per scorgere nella sua bellezza Abbadia a Isola, bisogna addentrarsi attraverso la volta ad arco che si incontra all’inizio del paese. Detta anche “Badia a Isola”,la troviamo menzionata già nelle “Memorie” del viaggio dell’arcivescovo Sigeric come “Burgenuove”,volendo sottolineare come dovesse trattarsi - allora - prima del Mille, d’un villaggio appena formato.
Info www.duepassinelmistero.com

Alla Porcareccia itinerario della memoria
Itinerario della memoria attraverso i boschi della Montagnola. La Porcareccia è il luogo in cui nel 1944 furono fucilati 19 giovani partigiani, episodio noto anche come Eccidio di Montemaggio. Le vittime erano tutti giovani che si erano dati alla macchia per sfuggire alla leva fascista e per unirsi alle formazioni partigiane della Brigata Garibaldi che operava nella zona compresa tra le province di Siena, Pisa e Grosseto. Oggi lì vi è un monumento commemorativo: ogni anno, nel mese di marzo, le autorità locali ricordano l’avvenimento con una solenne cerimonia.



Castiglion Ghinibaldi castello per tante epoche
Documentato fin dall’XI secolo come possedimento dei Lambardi di Staggia, il castello passò alla vicina Abbadia Isola in quello successivo. Nel corso del Duecento ne divenne proprietario Ghinibaldo di Saracino, marito di Sapia dei Salvani, mentre nel XVI secolo il castello passò ai Piccolomini. Le origini medievali del castello sono incise nella massiccia mole stretta attorno a un cortile, nella muratura e nella foggia di molte aperture. A una ristrutturazione cinquecentesca appartengono le arcate sovrapposte della corte interna, il portale che ne permette l’accesso e la chiesa in laterizi.

A Castelpietraio la storia attorno a una corte
Ricordato tra XII e XIII secolo in alcuni documenti della vicina Abbadia Isola, il nucleo più antico di questo castello - lungo la via Francigena ai piedi della Montagnosa Senese a 50 chilometri da Firenze e 10 da Siena - presenta ancora oggi resti di fabbricati e torri medievali, articolati attorno a una corte. Trasformato in villa in epoca rinascimentale, è stato successivamente oggetto di altri interventi, fino ad epoche anche molto recenti. Il complesso conserva anche una piccola cappella di forme moderne.
© RIPRODUZIONE RISERVATA