Piccola grande Pedaso, fino a qui
per ammirare le curvature del mondo

Piccola grande Pedaso, fino a qui per ammirare le curvature del mondo
di Domenico Ciarrocchi
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Mercoledì 14 Giugno 2017, 12:51
PEDASO - Che meraviglia. L’amico inglese che ci accompagna sul monte Serrone si protegge dal sole con la mano destra, l’indice appoggiato sulla fronte. Sorride. Sembra un vecchio reduce. Lo sguardo spazia sul mare, dalla costa abruzzese fino al Conero, a una manciata di chilometri c’è il contadino di Campofilone dove compra frutta e ortaggi di stagione. Che volere di più? La meraviglia si osserva dal monte che sovrasta la piccola Pedaso e si affaccia sull’Adriatico. Un indirizzo da tenere a mente per chi tiene al bene dell’anima e degli occhi.

La curiosità
Pedaso è il più piccolo comune delle Marche, appena 3,85 chilometri quadrati, dove però si fanno largo 2mila e 800 abitanti. Siamo agli sgoccioli della provincia fermana, terra di confine in questi giorni alle prese con il subbuglio del dopo elezioni. Dopo 15 anni è tornato sulla poltrona di sindaco Vincenzo Berdini, Barbara Toce ha fallito la conferma. Insomma: una rivoluzione. Dal monte, dicono, si può osservare la curvatura del mondo. Sotto, accanto alla spiaggia, c’è un muraglione che divide l’arenile dalla ferrovia. Qui hanno saputo trasformare un difetto in un’opportunità, perché quel muro e quella ferrovia rumorosa nascondono un altro angolo di paradiso, un lungomare dedicato ai cantautori, una serie di piccole insenature e scogli e ristorantini che ti lasciano incantato. Un rifugio anche nei giorni assolati d’inverno.

Il simbolo
A poca distanza c’è invece il simbolo della cittadina, il faro, costruito nel 1877 e bombardato durante l’ultima guerra. Ma qui, da questo lungomare con i passaggi dedicati a De Andrè, Battisti, Gaber, Modugno e tanti altri ancora, magari si pensa più a farsi un tuffo che a scrutare l’orizzonte. A spasso per le viuzze del centro storico accanto alla stazione, allungati su un lettino a due passi dagli scogli, in tour pomeridiano fra i paesini della Valdaso, i turisti non possono che scambiarsi sorrisi e occhiate complici: «Ma come l’abbiamo trovato?».
Ferragosto a tavola con la sagra delle cozze
Nel periodo di Ferragosto si tiene l’appuntamento clou dell’estate di Pedaso, la sagra delle cozze. Questa è terra di sagre, a pochi chilometri la settimana precedente Campofilone celebra i maccheroncini. La sagra delle cozze mobilita la Pro Loco per mesi e quest’anno i ritardi nell’elezione del direttivo hanno mandato i protagonisti in fibrillazione. Ma, c’è da scommetterci: la sagra non ne risentirà.

La festa giapponese è diventata un must
Sul monte Serrone c’è anche un osservatorio astronomico. Il terreno su cui sorge fu concesso dal conte Marino Bruti Marini, scomparso a 89 anni nel 2009 a San Benedetto; a due passi dal punto panoramico c’è anche la Contea dei ciliegi, il resort teatro di Hanami, la grande festa giapponese che a Pasquetta celebra i ciliegi in fiore. Un appuntamento che in pochi anni ha conquistato migliaia di appassionati.
Una terra di ciclisti che aspetta altre piste
Accanto al meraviglioso lungomare corre anche una pista ciclabile molto suggestiva: in alcuni punti ci sono la bici, quindi gli scogli e poi il mare. Un tracciato che potrà fare da base alla futura ciclovia adriatica. I progetti di collegamento verso nord, con un nuovo ponte sull’Aso, vanno avanti, mentre pochi chilometri più a sud c’è la pista stretta fra la ferrovia e i binari che collega Cupra Marittima con Grottammare e, quindi, San Benedetto. Pedaso è anche punto di ritrovo per numerosi ciclisti amatori che si allenano lungo la statale, la Valdaso e sulle salite per i borghi fermani e ascolani.

In riva al mare a suon di musica
Fra le curiosità di Pedaso il lungomare dei cantautori, con i passaggi sotto la ferrovia per accedere alla spiaggia dedicati ai più grandi cantanti italiani del XX secolo. Un’idea varata dall’ex sindaco Guido Monaldi, scomparso lo scorso aprile. Qui l’atmosfera è magica e chi volesse fare anche sport potrebbe rivolgersi all’associazione Kayak Picenum che offre la possibilità di fare giri turistici in canoa. Quella di Pedaso è anche una spiaggia da Bandiera Blu: nel Fermano condivide il primato con i centri di Porto Sant’Elpidio, Porto San Giorgio e Fermo.

Con la “chiesolina” un tuffo nella storia
Fra le ricchezze artistiche di Pedaso, quella che per tutti è la “chiesolina”, fra i simboli del centro costiero. La sua storia parte dal ‘700, quando il paesino, posto in alto, stava lentamente franando dal monte verso il mare. Gli abitanti fecero una supplica alla Chiesa di Roma per trasferire l’abitato sulla costa. Le prime case furono edificate in due file parallele lungo la strada Lauretana, utilizzata dai pellegrini per andare a Loreto, con la bolla papale che prevedeva anche la costruzione di una chiesa. La prima pietra della chiesa di Santa Maria e San Pietro fu posta il primo agosto 1795.

Le coordinate
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