Monte San Giusto, capitale del sorriso
dove anche il sindaco ha il naso rosso

Monte San Giusto, capitale del sorriso dove anche il sindaco ha il naso rosso
di Lucilla Niccolini
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Mercoledì 20 Settembre 2017, 16:12
Anche il sindaco ha un naso rosso, nella Città del Sorriso. Lo indossa durante la settimana del festival Clown & Clown, una manifestazione inaugurata tredici anni fa su impulso della Mabo Band, un manipolo di giovani giocolieri che hanno fatto della clown-terapia la loro missione. La tredicesima edizione si accende a Monte San Giusto domenica prossima, per coinvolgere ogni abitante, ogni angolo del paese, fino all’emozione finale dell’accensione di un enorme naso rosso in faccia al campanile. La settimana di Clown & Clown ha cambiato il volto della comunità, e quello che era un industrioso centro, in cui edifici rinascimentali si mimetizzavano nel grigio trantran di provincia, si è trasformato in un palcoscenico dell’arte circense, che per tutto l’anno conserva i segnali rassicuranti, gioiosi di quel momento magico del festival.
 


Serenità tra le mura
L’occasione migliore per visitare Monte San Giusto resta la bolla di sapone di Clown & Clown, per respirare tra le antiche mura un’atmosfera di serenità, per ritrovare il sorriso, il segno più evidente della simpatia, della tolleranza, della concordia. E allora, via, a visitare il palazzo Bonafede, accolti dal sorriso e dai nasi rossi di impiegati e assessori. E forse lo stesso Niccolò, il vescovo del Cinquecento cui si deve lo sviluppo e la grazia del centro storico, per qualche giorno perde la sua espressione assorta e accigliata che Lorenzo Lotto gli ha dipinto addosso nella sua Pala della Crocefissione, da cinque secoli il vero orgoglio e l’attrattiva più forte di Monte San Giusto. Chissà che voglia avrebbe, anche lui, di scendere dal suo inginocchiatoio ai piedi della Croce, per mettersi in faccia un naso rosso! Darebbe certo un’occhiata dentro ai workshop che il cartellone ha in serbo quest’anno per i visitatori: “Falludù - Provacitu” con Nicola Virdis, per imparare giochi di abilità (29 settembre e 1° ottobre); oppure “Clown divertenti” con Valter Rado, per riuscire a far ridere chi ci sta accanto, quando gli occhi si riempiono di lacrime (30 settembre). Guardando bene, lo troverete tra la folla in piazza, l’ultimo giorno, a guardare i palloni rossi che salgono in cielo.
 
Nella Stanza del Vescovo ora c’è il sindaco
All’ingresso del paese, il palazzo fortezza che oggi ospita il Municipio è eccellenza architettonica fatta costruire all’inizio del XVI secolo da Niccolò Bonafede, nobiluomo di famiglia fermana, nato qui nel 1463. Vescovo di Chiusi e condottiero dell’esercito papalino, fece del paese natale una corte rinascimentale. Monaldo Leopardi gli dedicò una biografia. Al centro del palazzo si apre un cortile d’onore simile a quello del Palazzo Ducale di Urbino. Al primo piano, la “Stanza del Vescovo”, affrescata da Amico Aspertini, è ora l’ufficio del sindaco.
 
Per Cesare Bocci un premio di cuore
È Cesare Bocci il “Clown del Cuore 2017”. Sarà premiato domenica 1° ottobre, l’attore camerinese, che dopo aver esordito sulle scene con la Compagnia della Rancia, è diventato famoso interpretando Mimì Augello, nella serie di successo “Il commissario Montalbano”. Impegnato in attività di beneficenza, lo scorso anno ha pubblicato “Pesce d’aprile”, il racconto del dramma vissuto in seguito all’ictus post partum della compagna Daniela Spada. Con spirito e leggerezza, dimostra come il sorriso e l’umorismo possano aiutare a superare i momenti più difficili.
 


Crocefissione, la Pala più intensa
Una delle Pale più intense e drammatiche di Lorenzo Lotto, dipinta tra il 1529-34, si conserva nella chiesa di Santa Maria della Pietà in Telusiano (attualmente chiusa per restauri), al centro del paese. Ai lati del gruppo centrale con la Madonna ripiegata sul suo dolore, san Giovanni a sinistra guarda il committente, Niccolò Bonafede, inginocchiato compunto, e a destra la Maddalena in azzurro indica la fascia centrale, composta di popolo e soldati, tra cui il centurione a cavallo che allarga le braccia sbalordito verso Gesù, al centro delle tre croci immerse in un cielo di tempesta.
 
Come arrivare
Situata a 236 metri sul livello del mare, Monte San Giusto si raggiunge dall’uscita Civitanova Marche della A14. Si imbocca la SS 77 fino all’uscita Morrovalle. Dal versante tirrenico, si esce dall’A1 a Val di Chiana e si procede in direzione Macerata, per Perugia e Colfiorito.
Info www.visitmontesangiusto.com.
 
Scarpe forever
In terra di scarpe, Monte San Giusto punta tutto sull’industria e sull’artigianato della calzatura, una tradizione forse originata dallo scambio e dalla lavorazione delle pelli in queste zone. Numerosi sono i punti di vendita diretta all’interno delle aziende.
Info www.comune.montesangiusto.mc.it.
 
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