Riflettori sulla danza, a Civitanova
il tempo è un balletto di mare e storia

Riflettori sulla danza, a Civitanova il tempo è un balletto di mare e storia
di Lucilla Niccolini
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Mercoledì 19 Luglio 2017, 16:15
Sa seguire il tempo nelle imprevedibili capriole della danza moderna, riesce a tenere il ritmo della giovanile frenesia. Divisa in due parti, lontane e complementari, Civitanova Marche mostra due facce, l’ottimista e la pensosa. In entrambe, si apre al pubblico eterogeneo di un ricco cartellone di balletto. La prima in cui t’imbatti è quella marittima, annunciata, subito all’uscita dalla autostrada A14, da un centro commerciale che è crocevia di efficienza consumistica. Quando poi, lungo viale Cecchetti, t’approssimi al cuore della località balneare, ti vengono incontro tutte le altre occasioni di appuntamento, shopping e ricreazione.



L’antica fortezza
Sulla piazza XX settembre veglia rassicurante palazzo Cesarini-Sforza, che col fascino eclettico riesce a evocare l’antica fortezza quattrocentesca da cui deriva. Sede del Comune, è simbolo del potere politico e delle ambizioni borghesi, con quell’ampio portico sotto il quale ci si ferma al riparo dal sole (o dalla pioggia) a sorbire un aperitivo al caffè Maretto, sosta irrinunciabile. Da qui s’irradia la vita urbana, passando per i giardinetti ombrosi, fino al Lido Cluana annunciato dalle ville Liberty. Il porto dei pescherecci, dominato dall’imbarcadero snob del Club Vela Portocivitanova, fa da spartiacque tra la spiaggia di sassi a sud, orlata di un bel viale di palme, e il litorale sabbioso a nord, costeggiato dalla frequentatissima pista ciclabile. Gli chalet degli stabilimenti fanno a gara in attrezzature balneari, ristorantini e disco-club per attirare i turisti stanziali, che sciamano d’estate dalle cento pensioni e B&B, ricavati senza discriminazione di classe da case di pescatori e da palazzetti un tempo nobiliari.

Il borgo alto
Più riservato e schivo, il borgo alto e severo è ancora difeso dalle mura castellane. Dall’ingresso di Porta Marina, sorvegliato da un cipresso secolare, il centro è conquista in salita, a traguardare dai vicoli il panorama sottostante. Dalla parte opposta, il palazzetto Liberty della Tramvia controlla l’accesso che s’inerpica, sulle scale, fino alle chiese cinquecentesche, al teatro intitolato ad Annibal Caro, gloria cittadina, alla quiete della piazzetta centrale verde di lecci.



La Chiesa del Cristo Re un faro per i naviganti
Con i suoi 33 metri di altezza, la colonna/minareto che è il campanile della chiesa moderna del Cristo Re, affacciata su viale Matteotti, svolge anche la funzione di faro per i naviganti. Progettato dall’architetto Dante Tassotti (Lapedona 1912-Roma 1981), è praticabile fino alla vetta a cono, salendo i 285 scalini o, più comodamente, in ascensore.

C’è Eleonora Abbagnato che celebra Maria Callas
È dedicata a Maria Callas, domenica prossima al teatro Rossini (ore 21,30), La Notte della Stella, che vede protagonista Eleonora Abbagnato. Arie indimenticabili della grande cantante, coreografate ed eseguite dall’étoile dell’Opéra di Parigi e direttrice del corpo di ballo del teatro dell’Opera di Roma, affiancata da Benjamin Pech e Audric Bezard.



Sul Lungomare Piermanni si affittano bici e pattini
Bambini Civitanova per i bambini: partenza dal Largo Martiri della Libertà, davanti allo stadio. E via, lungo la pista ciclo-pedonale Parco Fluviale del Chienti, a osservare gli uccelli. Poi, in spiaggia. Sul Lungomare Piermanni si affittano bici, pattini e skate. Al Club Vela Portocivitanova si prendono lezioni di vela. Di pomeriggio, si sale alla città alta, per visitare il Museo delle Tradizioni Popolari e l’Orto Botanico dell’Istituto Corridoni. Poi tutto sul cavallo al Museo Storico del Trotto all’Asola.
Info http://turismo.comune.civitanova.mc.it

All’Annibal Caro in uno spazio argentato
Sabato, alle 20,30, Civitanova Danza porta tutta la famiglia a teatro. Il festival, che da ventiquattro anni caratterizza l’estate marchigiana, ha il giro di boa al teatro Annibal Caro con “7 x rien”, dove Olivier Dubois, direttore del Ballet du Nord, ci conduce in viaggio in uno spazio argentato, ironico e ludico, entusiasmante. E per finire, venerdì 4 agosto, la seconda “Notte della Stella” vede in scena al Rossini (21,30) “Morphed”, spettacolo tutto finlandese, che trabocca forza e serenità. Coreografia di Tero Saarinen su musiche di Esa-Pekka Salonen.

L’inaugurazione nel 1872 con Enrico Cecchetti
Tre teatri e un genius loci: Enrico Cecchetti (1850 -1928) uno dei più grandi ballerini, coreografi e maestri di danza italiani, la cui famiglia era originaria di Civitanova. Fu lui a inaugurare, nel 1872, il teatro all’italiana Annibal Caro, nella città alta, più tardi abbellito da un portale quattrocentesco. In basso, nel palazzo Comunale, il teatro Rossini risale ai primi anni del ‘900. Vi debuttò il baritono civitanovese Sesto Bruscantini. Infine, il teatro Cecchetti si trova in viale Vittorio Veneto, su progetto del grande Adalberto Libera.
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