Che sia caldo o freddo: a spasso
nella vastità del deserto per ritrovarsi

Che sia caldo o freddo: a spasso nella vastità del deserto per ritrovarsi
di Martina Marinangeli
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Mercoledì 28 Giugno 2017, 15:49 - Ultimo aggiornamento: 29 Giugno, 10:08
Un viaggio nel nulla, nel tempo, alla riscoperta di se stessi. Percorrere in sella a un cammello le lunghe distese di sabbia a perdita d’occhio, mentre il rosso del tramonto infuoca le dune. Dormire accampati nelle tende dei beduini, intorno a una rigogliosa oasi, sotto un cielo stellato. Quella nel deserto è più di una semplice vacanza, è un’esperienza, un vero e proprio viaggio dell’anima che vi porterà a toccare alcune delle zone più inospitali, ma anche più affascinanti della Terra. Dal deserto freddo della Patagonia, a quelli infuocati dell’Africa e dell’Asia, passando per il cuore dell’Australia, il mondo è fatto per essere scoperto, un granello alla volta. E per chi alle tonalità dell’oro preferisce il bianco, non dimenticate che sono deserti anche i Poli!

In cammello nel Sahara
Il più grande deserto della Terra, il Sahara, non è solo sabbia, come si potrebbe pensare. In realtà, è ricco di curiose attrazioni che sembrano uscite da una favola piuttosto che prodotte da millenni di evoluzioni naturali: ad esempio, l’Arco de Aloba, nella zona del massiccio di Elledi nel Ciad, che con i suoi 77 metri di altezza è l’arco naturale più grande del mondo. Oppure, l’Erg Chebbi in Marocco, un mare di dune che copre un’area di 22 chilometri quadrati, dove il colore della distesa di sabbia dalle forme mutevoli va dal rosso al dorato. Molto suggestivo è anche il «deserto bianco» d’Egitto, dove si trova la Depressione di Farafra, un paesaggio lunare tra le oasi di Dakhla e Bahariya.



Mille e una notte
Appena fuori Abu Dhabi City, mecca del turismo balneare e dello shopping di lusso, è il deserto a diventare protagonista indiscusso. Uno scenario da Mille e una notte che vi farà vivere la magia dei tramonti d’oriente, tra osso intenso, blu cobalto e bianco sale. L’orizzonte segue la linea tracciata dalle dune, le cui dimensioni aumentano man mano che i primi cammelli selvatici cominciano ad apparire all’orizzonte. È il famoso deserto del Rub Al Khali o il “Quarto Vuoto”, una regione selvaggia diventata solo di recente accessibile. Si tratta del secondo più grande deserto di sabbia del mondo: le dune, enormi e altissime, sono di colore prevalentemente rosso e arrivano anche a più di 300 metri di altezza, intercalate da bacini salati.

Il deserto dipinto
Una tela naturale dipinta nel corso di milioni di anni: è il Painted Desert in Arizona, che si estende tra il Grand Canyon e il parco nazionale della Foresta Pietrificata. Caratterizzato da rocce contenenti ferro e manganese, questo deserto ha la peculiarità di veder sfumare le sue sabbie dal colore rosso intenso ad un giallo di varie tonalità, passando anche per pennellate lievi bianche, viola e blu con la giusta inclinazione dei raggi solari. Tra Tawa Point e Kachina Point, punti di osservazione da cui ammirare questo spettacolo naturale, inizia il Painted Desert Rim Trail, un sentiero che si snoda attraverso il bosco ed è ideale per incontrare molte specie uniche di piante e animali e per avere una vista spettacolare del Painted Desert. 

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