Un italiano su tre è ossessionato
dalla ricerca del corpo perfetto

Un italiano su tre è ossessionato dalla ricerca del corpo perfetto
di Giorgio Fabri
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Martedì 22 Agosto 2017, 14:26
Sempre più italiani sono alla ricerca del corpo perfetto: quasi uno su 3 (il 28%) oggi sembra essere ossessionato dallo sport, una passione che, quando viene estremizzata, può portare a una dipendenza da integratori e anabolizzanti e a un’abitudine alle diete ipocaloriche. È quanto emerge da un’indagine promossa da Nutrimente Onlus, associazione per la prevenzione e la conoscenza dei disturbi del comportamento alimentare, condotta su circa 1.200 italiani (uomini e donne di età compresa tra 18 e 65 anni) e 40 esperti (psicologia e medicina interna) per analizzare il rapporto che hanno gli sportivi con il proprio corpo.



La gratificazione
L’ossessione da sport - osservano gli esperti - nasce quando l’attività fisica diventa la sola fonte di gratificazione di una persona. Ad aumentare la difficoltà nel differenziare la pratica sana da quella potenzialmente dannosa - sottolineano - si aggiunge poi il fatto che la dipendenza da sport è ben vista dalla società e accettata come una cosa normale, soprattutto nelle grandi città. Quando non possono allenarsi, quindi, le persone affette da ‘dipendenza sportivà vanno incontro a un intenso malessere psicologico (79%) e cambiamenti nel tono dell’umore (74%), che possono considerarsi una vera e propria crisi di astinenza. «L’ossessione sportiva può manifestarsi nel cambiamento del proprio stile alimentare - afferma la psichiatra Sara Bertelli, presidente di Nutrimente - Spesso viene eseguito autonomamente, senza la supervisione di un medico nutrizionista. In questo caso si potrebbero favorire diete ipocaloriche e sbilanciate che mettono a rischio il benessere fisico e mentale. Il rischio è maggiore se, per controllare il peso o la forma corporea, oltre a una pratica sportiva intensa, più ore al giorno tutti i giorni, si fa uso di integratori, anabolizzanti, lassativi o diuretici. Bisogna inoltre prestare attenzione anche al motivo per cui si sceglie di fare sport: la ricerca di un perfezionismo irrealistico, un’eccessiva magrezza o un corpo molto muscoloso possono essere indice di un’alterazione dell’immagine corporea».

Gli allarmi
Ma quali sono i campanelli d’allarme per capire quando si inizia a seguire un allenamento o una dieta sbagliati? Un forte segnale spia si riscontra quando le persone rifiutano le occasioni di convivialità (78%) come un pranzo con gli amici (53%), con i colleghi di lavoro (45%), un aperitivo con il partner (42%) o una cena tra parenti (39%). Questo avviene perché non si vuole sgarrare con la dieta personale (72%), perché il giorno dopo ci si deve allenare duramente (62%) o perché non si vuole cadere in tentazioni che potrebbero allontanare i propri obiettivi (58%). Secondo gli esperti bisogna monitorare in modo particolare l’intensità della pratica sportiva (72%) soprattutto chi ha sofferto in passato di un disturbo alimentare come l’anoressia e la bulimia, e non trascurare le relazioni (61%).
L’ossessione per lo sport - ricordano fra l’altro gli specialisti - può condurre lentamente gli uomini alla ‘vigoressià, una preoccupazione intensa e cronica di non essere sufficientemente muscolosi, unita a una percezione di insoddisfazione per il proprio corpo. I più a rischio sono i maschi e più colpiti sono i 25-35enni (24%), seguiti dai 18-24enni (21%) ma con un 16% di over 40.



L’ideale di perfezione provoca angoscia
Sport senza angoscia: l’unico sistema per riuscire a trarre tutti i benefici dalla cura del proprio corpo. Ne sono convinti gli esperti che hanno anche scritto un decalogo che mira a cucire addosso a ogni persona la propria forma e non l’inseguimento di un’agognata idea di perfezione, talora imposta da modelli sbagliati. «Chi vive lo sport in maniera ossessiva tende a stare molto attento al cambiamento del corpo - afferma la psichiata Sara Bertelli, presidente di Nutrimente - controllando la propria immagine allo specchio o tramite il tatto, soprattuto dopo ogni allenamento. Dal punto di vista cognitivo ed emotivo, le spie di una dipendenza da sport - è la conclusione dell’esperta - si possono manifestare in vari modi: il timore di perdere massa muscolare, l’angoscia di non potersi allenare ogni giorno o la vergogna al pensiero di mostrarsi senza vestiti, perché non in linea con un’ideale di perfezione».
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