Più sprint con la colazione: meno
attenti i bambini che la saltano

Più sprint con la colazione: meno attenti i bambini che la saltano
di Giorgio Fabri
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Martedì 19 Settembre 2017, 15:38
Bambini e adolescenti che saltano colazione e merenda, bevono troppe bevande zuccherate, assumono troppi grassi saturi, poco pesce, poche fibre e pochissima frutta secca. È quanto emerso dall’indagine dell’Osservatorio nutrizionale Grana Padano (Ogp) sulle abitudini alimentari di 500 fra femmine e maschi in età scolare. Un’alimentazione equilibrata è necessaria per la salute, aiuta il cervello che ha bisogno di energia per affrontare le ore di studio e contrasta obesità e sovrappeso la cui percentuale, ancora elevata, rimane preoccupante per la salute della popolazione italiana.

I rischi
Claudio Maffeis, direttore dell’Unità operativa complessa di pediatria ad indirizzo Diabetologico e malattie del metabolismo dell’Università di Verona e membro del Comitato Scientifico dell’Osservatorio Grana Padano, ha pubblicato sull’European J Clinical Nutrition uno studio che dimostra come i ragazzi che saltano la prima colazione, nelle ore del mattino abbiano una minore memoria visiva, capacità d’attenzione e performance cognitiva. «La colazione è un pasto fondamentale - spiega Maffeis -. È provato che saltare il primo pasto importante della giornata riduce la capacità di concentrazione e priva i ragazzi dell’energia necessaria per la mattinata. Al contrario, una colazione bilanciata è in grado di fornire l’energia e i nutrienti necessari al cervello per avere una buona attenzione ad affrontare nel migliore dei modi l’attività scolastica».

Le abitudini
I ricercatori hanno evidenziato che all’aumentare dell’età diminuisce il numero dei pasti e in particolare si passa dal 4.2% dei bimbi sotto i 6 anni che fanno solo 3 pasti giornalieri al 22.1% sopra i 14 anni. Con l’aumentare degli anni si tende a perdere l’abitudine alla merenda e allo spuntino, presente invece al 100% nei più piccoli. Analizzando i macronutrienti introdotti con gli alimenti dal campione di maschi e femmine dai 6 ai 17 anni, si rileva che il 15% dell’energia totale introdotta deriva dalle proteine, il 52% dai carboidrati, e il 33% da i lipidi, apporti in media con le indicazioni dei Larn (Livelli di assunzione raccomandati di nutrienti per la popolazione italiana). Se si analizza l’apporto energetico dei carboidrati, lo studio rileva che il 20% dell’energia arriva dagli zuccheri semplici, energia che secondo i Larn non dovrebbe superare il 15%. In particolare analizzando gli alimenti dolci emerge che i bambini introducono tutti i giorni o biscotti o brioche confezionate, mentre i dolci al cucchiaio, budini o torte farcite due volte la settimana. I gelati sono graditi dal 64% dei bambini e ne consumano anche tre porzioni la settimana, mentre le caramelle si utilizzano di più all’aumentare degli anni passando da un consumo del 30% dei bimbi sotto i 5 anni al 47% sopra i 14 anni, chi utilizza caramelle le mangia tutti i giorni e spesso anche due al giorno. Il 55% degli adolescenti utilizza lo zucchero aggiunto con il cucchiaino alle bevande, mediamente 1 cucchiaino e mezzo al giorno.



Gli abusi
Secondo i ricercatori, il dato più clamoroso emerso dallo studio dell’Ogp è l’abuso delle bevande zuccherate, utilizzate dal 50% degli adolescenti quotidianamente, anche durante i pasti principali dove invece la bevanda dovrebbe essere solo acqua. Se si introducono troppi zuccheri, anche per i grassi le cose non vanno meglio. In tutte le fasce d’età, dai più piccoli ai 17enni, più del 10% dell’energia è introdotta con gli acidi grassi saturi (Sfa) e meno del 5% con gli acidi grassi polinsaturi (Pufa): l’inverso di quanto raccomandato. I ragazzi mangiano troppi grassi saturi di origine animale, poco pesce e non hanno l’abitudine a utilizzare frutta secca che contiene alte quantità di Pufa tra i quali gli omega 3. Il pesce è consumato dal 50-60% degli intervistati e non è consumato più di 1 volta settimana, rispetto alle dosi consigliate che sono 2-3 volte. Anche la quantità di fibra introdotta non è molta, infatti, la verdura è consumata poco dai più piccoli e mediamente non si arriva a una porzione al giorno mentre la media della frutta è tra 1 o 2 frutti al giorno.
Per migliorare l’alimentazione dei bambini, gli esperti dell’Osservatorio hanno stilato 6 consigli da seguire per alimentare nel modo corretto i bambini in età scolare.

I consigli
La colazione è un pasto importante e non va mai saltato, si consiglia una parte di carboidrati come pane o fette biscottate oppure cereali, meglio se integrali, con latte o yogurt. Si può utilizzare anche una piccola quantità di marmellata o miele da spalmare oppure per dolcificare le bevande. Per quanto riguarda spuntini e merenda: preferire frutta fresca di stagione, oppure un yogurt magro anche alla frutta, in alcuni casi si possono consigliare anche spuntini salati, pane e formaggio, soprattutto se il ragazzo deve sostenere attività fisica.

Il menu ideale
Ampio il capitolo di frutta e verdura: consumare tre porzioni di frutta e due di verdura al giorno per assicurare vitamine, sali minerali e la giusta quantità di fibra. Per quanto concerne i dolci, usare con moderazione, gelati o pasticceria una volta a settimana, limitare lo zucchero aggiunto e le bibite zuccherate, prediligere frullati o spremute, a tavola bere solo acqua. Bene il pesce, da mangiare almeno due\tre volte a settimana, possibilmente cucinato in modo semplice, al vapore o in forno. Infine, l’argomento frutta secca: noci, mandorle nocciole, contengono grassi Omega 3, 10-20 grammi al giorno come spuntino vanno bene.
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