Il chirurgo e senologo Mariotti lascia
Torrette: «Al Careggi per crescere»

Il chirurgo e senologo Mariotti lascia Torrette: «Al Careggi per crescere»
di Stefano Fabrizi
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Martedì 18 Luglio 2017, 15:46
ANCONA - Con duemila visite e più mille interventi l’anno il centro di Senologia di Ancona è una delle eccellenze della sanità marchigiana. A capo di questa struttura c’è Carlo Mariotti. Laureato in Medicina e Chirurgia a Bologna nel 1979 già nel 1980 era all’interno della struttura sanitaria capofila delle Marche. Dopo la specializzazione in chirurgia generale e toracica dal 2000 si è dedicato completamente alla chirurgia senologica.

Com’è la situazione nelle Marche?
«Il trend delle persone che si ammalano è nella media nazionale (nelle Marche circa 1.400 casi l’anno). L’aspetto allarmante è che si è abbassata notevolmente l’età delle pazienti. Il lato positivo è il tasso di guarigione che è decisamente aumentato grazie soprattutto alla prevenzione e allo screening: scoprire un micro nodulo vuol dire operazioni poco invasive e guarigioni nella quasi totalità dei casi. Ma anche intervenendo in situazioni di ritardo le armi che abbiamo a disposizione sono aumentate e riusciamo a garantire un alto tasso di remissione del male».

E il centro di Torrette è una eccellenza?
«Direi proprio di si. Ho formato una equipe di giovani medici decisamente valida. Non si è bravi da soli. L’importante è creare un gruppo affiatato che dialoghi tra loro e con i medici delle altre strutture per un raffronto e confronto continuo. È fondamentale la collaborazione con i colleghi delle altre specialità che interessano la senologia. E anche in questi campi Torrette può vantare delle eccellenze».

Ed ora lascia tutto per migrare in Toscana.
«Ho vinto il concorso per l’Azienda ospedaliero-universitaria di Careggi. Un posto di prestigio che mi apre le porte a nuove prospettive di lavoro. Qui ho costruito un punto di riferimento molto importante per la senologia delle Marche e ora proverò a esportare questa esperienza in un centro con numeri e potenzialità decisamente superiori e con progetti di espansione molto importanti».

Ha qualche rammarico?
«Certo. Lascio Ancona, la mia città. Lascio una struttura che ho creato e fatto crescere. Lascio colleghi e amici. E quello che mi dispiace maggiormente è nel non essere riuscito a realizzare alcuni aspetti innovativi della chirurgia senologica, tecnici e organizzativi, per far crescere ulteriormente il centro di Ancona. Lascio, infine, un pezzo di cuore nel non vedere il completamento della formazione dei giovani medici che sono ora nella struttura, anche se alcuni di loro hanno accettato di seguirmi. Un segnale molto importante di maturità che spesso non vedo: se si vuole crescere occorre mettersi sempre in gioco e se lo faccio io a 61 anni dovrebbe essere la norma tra i giovani».
Lei è anche direttore della scuola di chirurgia senologica. Cosa succede ora?
«Dato che ne sono il titolare verrà trasferita a Firenze».



Dunque, un addio?
«Assolutamente no. Continuerò la mia attività ambulatoriale ad Ancona e San Benedetto. La prospettiva di andare avanti e in qualche maniera rimettermi in gioco è stata troppo forte: dal 1 settembre andrò a dirigere la struttura complessa di Chirurgia senologica di Careggi, uno dei centri più importanti d’Italia dove già trovo esperienze e tecnologie avanzate».

In pratica?
«Dicevo che l’età della patologia è scesa, quindi lo studio della ereditarietà della malattia e della genetica è diventato molto importante per la prevenzione. Troverò poi la possibilità di collaborare con una diagnostica interventistica avanzata dove, dopo o durante la biopsia, si può intervenire con laser o ultrasuoni eliminando l’intervento chirurgico (si pensi alle donne molto anziane). L’interesse preminente sarà quello di sviluppare nuove tecniche di chirurgia ricostruttiva e poi la chirurgia robotica. Inoltre, sempre più occorre investire anche nel campo psicologico per aiutare le donne a superare il trauma dell’intervento e far capire che ci può essere, anzi c’è una rinascita. Sono opportunità che un medico che crede in questa professione non può lasciar perdere».

Quindi il cordone ombelicale con le Marche non sarà reciso?
«Ci mancherebbe. Specialmente nei confronti di quelle pazienti che hanno riposto in me la loro fiducia: ci sarò sempre».

Una carriera tutta a Torrette di Ancona
Carlo Mariotti, nato ad Ancona 61 anni fa si è laureato nel 1979 in Medicina e Chirurgia a Bologna specializzandosi poi in chirurgia generale e quindi in chirurgia toracica. Dal 1980 è operativo presso l’Ospedale di Torrette in Clinica Chirurgica, prima con Occhipinti, poi con Landi e infine con Lezoche. Nel 2000 il direttore generale dell’azienda Alfeo Montesi lo ha voluto a capo di una nuova struttura che si occupasse di chirurgia senologica e che nel corso degli anni è diventata una struttura complessa. Nel 2005 è nominato Direttore nazionale della scuola di chirurgia senologica che forma i chirurghi che andranno ad operare la mammella. Il reparto di Chirurgia senologica dell’Ospedale Umberto I di Ancona, Azienda Ospedaliero-universitaria Ospedali Riuniti situata in località Torrette, ha come direttore responsabile Carlo Mariotti. Il reparto è una Sod che svolge attività di chirurgia della mammella, in regime di ricovero ordinario, day hospital e day surgery, esegue principalmente biopsie, asportazione di lesioni benigne e maligne. Fanno parte dell’equipe dell’unità operativa i dirigenti medici Enrico Lenti, Francesco Braccioni, Gabriele Bianchelli, Marco Gentili. Dal 1 settembre Carlo Mariotti assumerà l’incarico di direttore della Chirurgia della mammella dell’ospedale Careggi di Firenze.
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