Loredana Passagrilli, la signora
dei cappelli: «Lusso e artigianalità»

Loredana Passagrilli, la signora dei cappelli: «Lusso e artigianalità»
di Massimiliano Viti
2 Minuti di Lettura
Giovedì 8 Giugno 2017, 15:54
ANCONA - Lusso e artigianalità, creatività e passione. E poi l’amore per il padre, scomparso quando era bambina. Tre anni fa Loredana Passagrilli, insieme alle figlie Irene e Martina, ha creato la “Passagrilli classe 1928” una linea di accessori per l’uomo: cappelli, cravatte, borse. Per la prima volta l’azienda parteciperà al Pitti Uomo, in programma dal 13 al 16 giugno a Firenze.

Signora Loredana, perchè al Pitti?
«Perché è una magnifica vetrina per il nostro lavoro ma anche una palestra per provare a tutti noi che l’idea di moda con qualità di alto artigianato che abbiamo in mente è ben recepita dal mercato».



Cosa presenterete?
«Nella nostra collezione abbiamo inserito i cappelli più classici, Panama e Montecristi per esempio, che abbiamo reinterpretato per offrire qualcosa di nuovo ai clienti amanti del cappello e per incuriosire chi non ha mai osato portarlo ritenendolo un oggetto superato».

La vostra produzione è made in Italy?
«Diciamo anche made in Marche o meglio nel distretto fermano dove ci sono abili artigiani capaci di valorizzare al meglio le nostre idee».

Quali tessuti usate?
«Moltissimi. Dalla fibra di agave a quella della palma nana o al papier (una carta-tessuto) fino ad arrivare alla seta o alla canapa cucita. Poi realizziamo i dettagli, spesso in pelle».



Quali sono le tendenze moda per l’estate 2018?
«Ogni anno emerge qualcosa di nuovo ma noi non vogliamo fare tendenza, ma immagine! Per questo presentiamo il cappello come l’accessorio con cui l’uomo completa la sua identità. Nella collezione ci sono molti dettagli più o meno evidenti che personalizzano il look soddisfando i desideri di ognuno».

Qual è il vostro cliente-tipo?
«Possiamo dividerli in due categorie: coloro che hanno sempre comprato i cappelli e apprezzano l’alta qualità dei nostri materiali e le lavorazioni. Ci seguono e sono attenti alle novità che introduciamo nel look. E poi i clienti più giovani, che forse non hanno ancora mai osato comprare un cappello ma sanno che oggi è un accessorio super cool».

Cosa cerca l’uomo che sceglie un cappello Passagrilli?
«Sicuramente la qualità dei materiali e delle finiture ma anche un’immagine non banale né troppo invadente».

Dove sono arrivati i vostri cappelli?
«I clienti esteri sono molto importanti per noi, speriamo di continuare a aumentare i contatti perché è una soddisfazione grandissima sapere che i nostri cappelli vengono indossati e quindi interpretati da persone in luoghi così diversi, dal Giappone al Sud Africa».
© RIPRODUZIONE RISERVATA