Festambiente, quella gonna era
un tovaglia: i rifiuti diventano cool

Festambiente, quella gonna era un tovaglia: i rifiuti diventano cool
di Martina Marinangeli
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Giovedì 24 Agosto 2017, 13:32
I rifiuti riciclati fanno tendenza nel mondo della moda. Modelle in passarella a Festambiente, la manifestazione nazionale di Legambiente che si è svolta a Rispescia in provincia di Grosseto, per una sfilata ecologica e sostenibile. Dal riciclo ai vestiti per «cambiarsi d’abito» per cinque modelle grazie alla Proloco di Frasso Sabino in collaborazione con il Comune di Frasso Sabino.

Tappi come bustini
Buste del caffè, tappi e etichette della Coca Cola, bustine di involucri di assorbenti, gomma antiscivolo sono solo alcuni dei materiali utilizzati per i vestiti indossati dalle modelle. A sfilare l’abito composto da bustone in plastica del caffè e plastiche da imballaggio, buste da sottovuoto. L’abito realizzato da Angela Zita è stato decorato con farfalle realizzate sempre con le buste del caffè e la tecnica dell’origami. Si chiama Ri.Usa l’abito realizzato da Gregorio Maria Mattei utilizzando esclusivamente etichette e tappi della Coca Cola e cosparso di brillantini fatti da bottiglie di vetro. Particolare il vestito Ri.ciclo realizzato con bustine di involucri di assorbenti. Gonna fatta con tovaglia plasticata vecchia e gomma antiscivolo e ha una chitarra realizzata con legno riciclato e le corde col filo da pesca per un modello rock.



Abiti in cellulosa
All’interno della serata promossa da Legambiente sono state presentate alcuni abiti ispirate ai green job utilizzando per le loro realizzazioni materiali di origine forestale come filati di cipresso, pelle di fungo, tessuti di cellulosa di eucalipto e faggio (lyocell, modal e viscosa), tessuti di trancia di legno e tessuti in sughero nell’ambito di Forest For Fashion, progetto del Pefc. Una tendenza che sta prendendo sempre più spazio tra gli appassionati del dress code. Anche in spiaggia. L’idea è di una start up, Emersum, che ha messo a punto un sistema per realizzare costumi da bagno senza impiegare altro petrolio, ma un filo riciclato dalle bottiglie di Pet (non solo d’acqua: quest’anno ha riciclato in Italia 340mila bottiglie di detersivo per piatti). Bene anche per la risorsa idrica, visto che per 1 kg di poliestere riciclato servono solo 30 litri di acqua contro i 20.000 litri necessari per 1kg di cotone.



Esordio glamour
La prima collezione in serie limitata di Emersum si chiama «Caipirinha swimwear», e si ispira alle forme e ai colori della canna da zucchero e del lime, ingredienti del famoso cocktail brasiliano. Prodotto tutto Made in Italy: tessitura, finissaggio e stampa dei costumi avvengono nel distretto del beachwear di Como; cucitura e design dei modelli sono affidati ad altre aziende italiane (tra Lazio e Lombardia) che realizzano costumi per famose case di moda italiane e internazionali. Tutta la filiera Emersum è certificata Oeko-Tex.
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