Blazer di fine stagione: le giacche
declinate dai brand marchigiani

Blazer di fine stagione: le giacche declinate dai brand marchigiani
di Massimiliano Viti
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Giovedì 24 Agosto 2017, 13:31 - Ultimo aggiornamento: 29 Agosto, 16:30
Capi leggeri, mix and match e casual luxury. Questi i temi per il menswear settembrino. Il lusso si fa più casual per catturare i consumatori più giovani, che imperversano sui social ma che amano mixare gli stili, indossando la giacca dello smoking con i pantaloni da jogging o il pigiama di seta come fosse un completo informale e ancora il giubbotto di pelle ricamato per la sera e i bermuda con la giacca formale in città. Non a caso Prada ha lanciato sulla passerella la tuta da meccanico in versione lusso.

Free and glam
Leggerezza e libertà sono le due parole chiave delle proposte dei brand marchigiani che puntano sulla qualità della manifattura made in Marche. Andrea Pompilio è lo stilista di origini pesaresi ha presentato “Hello Holidays”, una collezione con la quale ci si imbarca idealmente in un viaggio di sola andata verso territori baciati dal sole, le valige preparate frettolosamente appena usciti dall’ufficio. Il risultato è un look pieno di giochi di contrasti voluti, con l’idea di creare un guardaroba composto da capi che “camuffano”, rendendoci meno riconoscibili come viaggiatori. I basici capi formali e urbani sono mixati con pezzi più morbidi e meno rigorosi, i contrasti sono resi armoniosi da un’attitude non-chalant. Tagli decisi o leggermente squadrati, giacche a due o tre bottoni creano outfit versatili, declinati in eleganti quadrettati, oppure in accesi madras. Il classico completo si indossa sopra la t-shirt a girocollo dal sapore anni ‘70, pantaloni ampi e dal taglio sartoriale si portano a vita alta, con canotte rigate alla marinara o polo.



Memory’s Ltd
Per essere chic ed eleganti servono pochi capi, ma devono essere realizzati con la cura sartoriale di un tempo, per fare davvero la differenza. Da qui la grande novità: portare il mondo della couture nel nostro quotidiano, indossando capi tipici della confezione, realizzati però con il tessuto più trasversale, democratico, contemporaneo e urban che sia mai stato inventato: il denim. La collezione uomo/donna del brand ha un sapore country chic e prende ispirazione dal filone cinematografico “spaghetti western all’italiana”, reinterpretandolo però con uno stile più contemporaneo.

Stile unico
«Mai uniformarsi». È questo il mantra della collezione Lardini per la prossima estate. Non ci sono confini geografici, nessuna regola nel vestire: l’uomo Lardini vive in città, ma ama l’avventura e vestirsi con capi pratici, freschi e maschili. Fa un po’ il gentiluomo e un po’ l’avventuriero e regala echi coloniali alla nuova eleganza del marchio. Lo spirito coloniale è esaltato dalle uniformi d’antan. Capi come la fill jacket, la sahariana, la short jacket, il blazer sono i must della stagione: la giacca in maglia di lino, la sahariana, le camicie portate con le mezze maniche e con il collo alla coreana, e soprattutto i pantaloni che sperimentano volumi più morbidi e il ritorno della pince (una o due), come importante dettaglio di stile.



Un altro tema di successo della collezione Lardini è l’abito “Easy Wear”. Introdotto con la collezione primavera-estate 2017, l’abito da viaggio si arricchisce di offerte: abiti, outerwear, felpe, pantaloni e bermuda, tutti realizzati con tessuti tecnici e leggerissimi. Gabriele Pasini (brand del gruppo Lardini) ama ragionare su linee e volumi, su ampiezze e lunghezze, per sperimentare ed innovare, servendosi in ciò anche delle elaborazioni materiche, magari non visibili nell’immediatezza, ma determinanti nel costruire un nuovo formalismo, decisamente “in progress”. Le giacche - autentico baricentro della collezione - sono ben proporzionate al busto, hanno le spalle che cadono morbide, mai troppo ravvicinate alla figura, e i rever ben visibili, importanti, anche se mai esasperati. Lo stesso principio vale per i rever dei gilet, non di rado a doppio petto. I pantaloni scendono ben diritti, anche se si muovono un poco al punto-vita grazie alle pince in doppio.



Denim e militare
Lo spirito della nuova collezione estate 2018 di Dondup è sintetizzata nella parola ricerca, senza perdere di vista i temi chiave che hanno fatto la storia dell’etichetta: denim, military e navy. Il menswear è l’occasione per documentare l’appartenenza a quel Made in Italy che ha fatto della ricerca sui tessuti, materiali e lavaggi il suo tratto distintivo. Il jeans, ad esempio, mantiene il suo spirito rivoluzionario attraverso la contaminazione, andando a comporre total look in versione pure white. Il cross over fra stile sportivo e impronta tailoring si riconferma sempre più un elemento connotante del brand Manuel Ritz che si esprime in look dinamici ma allo stesso tempo spiccatamente sofisticati, e che avvicinano la giacca sfoderata, slim fit a pantaloni cargo, sneaker e maglieria dai gage finissimi. Leggerezza è infatti, la parola chiave che arricchisce e amplia il progetto “Nuvola” agli abiti, realizzati così come le giacche, con tessuti esclusivi, in cotoni leggeri, lino e cotone e jersey, completamente sfoderati, dalla vestibilità slim, con texture dagli effetti tridimensionali alla vista e al tatto. Anche i parka diventano leggerissimi, e pesano non più di 150 grammi, ma sono animati da texture floreali dal sapore tropicale e accese nei colori.



Lusso sahariano
Tombolini propone la sua alternativa luxury alle classiche sahariane, con la versione superlight della linea Zero Gravity: 200 grammi di leggerezza che raggiungono il top del pregio nella versione in cashmere-seta, declinata in un’attuale tonalità di beige coloniale. Il team creativo ha scommesso sui dettagli che arricchiscono i capi: rifiniture nei sottocolli, particolari inediti nelle maniche e bottoni di pregio sono il quid che fa la differenza in questa proposta, frutto dell’expertise artigianale del brand. La collezione Santoni è leggera: nelle forme, nelle lavorazioni e nello spirito, sottilmente irriverente. Materiali preziosi e cura estrema del dettaglio sono il fil rouge che unisce il racconto nel nome dei veri valori dell’azienda marchigiana.
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