Guai a parlare di carne: il pesce
ti sorride alla trattoria "Vino e cibo"

Guai a parlare di carne: il pesce ti sorride alla trattoria "Vino e cibo"
di Andrea Fraboni
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Sabato 27 Maggio 2017, 16:05
SENIGALLIA - Guai a parlare di carne. Bistecche e salsicce sono rigorosamente out. Nemmeno lo “straccio” di una cotoletta che piace tanto ai più piccoli. No, qui c’è solo pesce, quello che passa il convento, che in questo caso è il mare Adriatico. Siamo alla trattoria “Vino e cibo”, nel cuore di Senigallia, a una manciata di metri da piazza Roma e dalla residenza comunale.

Piccolo è sempre più bello
Il posto giusto per mangiare il pesce senza troppe divagazioni, con l’impostazione vincente della trattoria. Una ventina di posti all’interno, altrettanti o pochi di più fuori utilizzati appena la buona stagione lo permette. Anche per il posto la regola è quella delle locande di una volta: il tavolo, per necessità o anche per scelta, può essere condiviso. Per necessità di affollamento (sempre) o per scelta di avere dei commensali con i quelli scambiare due chiacchiere. Pranzo e cena, da “Vino e cibo” la musica è sempre la stessa. Tutto esaurito. E con la carta del menu che si rinnova giorno per giorno: un semplice “trepiedi” che passa di tavolo in tavolo con la lista di giornata.



Un’avventura ancora giovane
Ambiente famigliare. Soprattutto informale. Come i titolari dell’impresa. Gianluca “Kuga” Curzi (sala e organizzazione) e Riccardo Rotatori (chef, ma forse è meglio cuoco) hanno iniziato la loro avventura 5 anni fa. Una scommessa vinta sul piatto più difficile che Senigallia mette sulla bilancia: il pesce. Dove la frontiera la fanno gli stellati Cedroni e Uliassi, dove Angelo Putignano si impone come il “principe del crudo”, dove “Pagaia” e “Angolinosulmare” fanno ormai tendenza, non era poi così facile per “Vino e cibo” ritagliarsi uno spazio importante sulla piazza. Piccoli numeri, d’accordo, che però diventano grandi giorno dopo giorno. Sulla qualità del pesce che circola da queste parti l’applauso è obbligatorio. Basta citare il menu di un mercoledì qualsiasi accompagnato dalla simpatia di Roberta, regina tra i tavoli e sorella del cuoco. Per gli antipasti pane e sgombro (da urlo), tartarre di tonno e lumachine “pescate senza esca”. Ma anche triglie sfilettate e insalata di seppie, zucchine, carote e basilico. Sulla carta scritta rigorosamente a mano un paio di primi: pennette con polipo in guazzetto o i classici spaghetti alle vongole, cucinati nella semplicità che la tradizione impone. Per i secondi la scelta si allarga: immancabili i sardoncini a scottadito, il baccalà al forno, le seppioline al pane aromatico (tutti in piedi!) e la stracciata, bottarga, alici Nardin e pane tostato. In chiusura il dolce: in prevalenza tiramisù ma anche tartufo artigianale al cioccolato.



Il piacere di fare ristorazione
«Il menu cambia di giorno in giorno - spiega Riccardo Rotatori - in base a quello che troviamo sempre al porto di Senigallia o spesso in quello di Ancona. Inutile intestardirsi a cercare il pesce che non c’è: usiamo solo quello di stagione. Ricciole e raguse bisogna mangiarle quando è il loro tempo, la stessa cosa per le cozze o le lumachine. Quando un pesce costa troppo lo lasciamo sul banco. Così le mazzancolle le compro quando hanno il prezzo giusto, stesso discorso per le seppie e i calamari. La nostra è una cucina semplice che deve rimanere tale anche nel prezzo». Anche la carta dei vini è stravagante ma i prezzi sono onestissimi. I Verdicchi fanno la parte del leone: Bucci, Tenuta San Marcello, Fattoria San Lorenzo, Cavalieri, Pievalta, l’immancabile Antonucci con il suo Riserva Santa Barbara. Da segnalare i “nuovi” di Alberto Serenelli, gran sultano del Rosso Conero, e ora protagonista con due bianchi interessanti come il “Biancospino” e la Passerina. E ancora Falerio e Pecorino. Uno sguardo fuori regione con Falanghina, Vermentino, Muller Thurgau e Pinot con ottime etichette, poi un paio di rosati mentre le “bolle” arrivano tutte la lontano. Ci sono anche i rossi per chi vuole l’accostamento più moderno con i piatti di pesce. “Vino e cibo” è questo ma molto altro e l’impresa continua a crescere. Giorno dopo giorno.
La trattoria “Vino e cibo” è aperta tutto l’anno, il giorno di riposo è il lunedì. Posti all’interno una ventina.
È sempre gradita la prenotazione.
Info: Trattoria “Vino e cibo” via Fagnani 16/18 Senigallia. Telefono: 07163206. trattoriavinoecibo@libero.it.

Il menù ideale di stagione
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