La deliziosa patata rossa di Colfiorito
diventa la regina del Ferragosto

La deliziosa patata rossa di Colfiorito diventa la regina del Ferragosto
di Agnese Testadiferro
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Sabato 12 Agosto 2017, 13:30
COLFIORITO - Sui piatti, la patata rossa di Colfiorito. Coltivata nella zona montana dell’Appennino umbro-marchigiano è lei la regina di metà agosto. Colfiorito, in provincia di Foligno, festeggia da ieri, fino al 20 agosto, il suo prodotto Igp con la 40esima Sagra della Patata Rossa in cui è, come si suol dire, «cucinata in tutte le salse».

Origini antiche
Di origine olandese, appartenente alla varietà désirée, è dal 2015 Igp. Le radici a Colfiorito risalgono «alla fine della seconda metà del XVII secolo, quando la patata venne introdotta dal passaggio nello Stato Pontificio delle truppe Imperiali e successivamente durante l’occupazione francese nel periodo Napoleonico», afferma la professoressa Gianna Pistoni docente di scienza e cultura dell’alimentazione all’Istituto Alberghiero Varnelli di Cingoli. Ad oggi la sua presenza è capillare in tutto il territorio tanto che arrivando in Umbria, provenendo dalle Marche, la tentazione di acquistare sacchi di patate rosse di Colfiorito è difficilmente non assecondabile data la grande quantità di aziende agricole e venditori ai lati delle strade.



Tipicità versatile in cucina
Forma ovale ed allungata, buccia sottile e ruvida, colore rosso opaco, polpa croccante di un giallo paglierino: l’identikit della patata rossa di Colfiorito che non richiede trattamenti, in quanto ha un’ottima resistenza alle malattie e ai parassiti. Predilige zone piovose, terreni sabbiosi e le temperature basse. «A differenza della patata bianca contiene meno acqua e quindi maggiore quantità di amido, che ne fa un prodotto eccezionale per una migliore riuscita di tutte le preparazioni culinarie in particolare, gnocchi, patate fritte, patate arrosto - precisa la professoressa Pistoni – Da un punto di vista nutrizionale 100 grammi sviluppano solo 70 Kcal. È ricca di sali minerali, ma in particolare vi sono fosforo, potassio, calcio, sodio, magnesio, selenio. Le vitamine non mancano: in prevalenza ci sono la A, B, C K e J meglio conosciuta come Colina». Per tali caratteristiche si tratta di un alimento «adatto a tutte le tipologie dietetiche, perché può essere utilizzata come fonte di carboidrati e quindi di energia di pronto intervento anche dai celiaci, utile nell’alimentazione dell’anziano e nello svezzamento per la facile digeribilità in tutte le fasce di età». «I turisti la adorano e un modo semplice, e veloce, per offrirla nella propria tavola è preparare una frittata con le patate rosse tagliate a fettine amalgamate con uova, rosmarino, sale, olio e parmigiano», consiglia la cuoca Wendy Aulsebrook, responsabile della scuola Cucina in Cantina dell’Azienda Agricola Biologica Antonelli di Montefalco.

Anello di congiunzione
Tra l’area est della provincia di Perugia e l’area ovest della provincia di Macerata, i comuni vocati alla coltivazione sono Foligno, Nocera Umbra, Valtopina e Sellano per la parte umbra; Serravalle del Chienti, Muccia, Pieve Torina, Sefro, Visso e Montecavallo per il versante marchigiano. «Festeggiare ed esaltare la patata rossa di Colfiorito è diventato, nel tempo, un bel modo di fortificare il rapporto non solo tra Colfiorito e il territorio, ma con le Marche – sottolinea Giovanni Patriarchi, assessore allo Sviluppo Economico e Turismo di Foligno – L’augurio è che quest’anno si suggelli, grazie anche alla facilità dei collegamenti con l’apertura della SS77 della Val di Chienti, un rapporto tra Marche e Umbria ancor più legato alla valorizzazione dei prodotti tipici di ambo le regioni». E mentre a tavola si gusteranno gnocchi, contorni e dolci a base di patata rossa di Colfiorito, si brinderà ad una nuova era del turismo eno-gastronomico targato Marche e Umbria.



«Un’edizione speciale»
«Quest’anno è un’edizione davvero speciale, si festeggia il quarantennale ma si ricordano anche i venti anni dal sisma del 1997» afferma Stefano Morini, presidente del comitato organizzatore della Sagra della Patata Rossa di Colfiorito. Dieci giorni di festa con stand, musica e incontri.

Un volume di don Sensi
La sagra, in stretta collaborazione con l’Ente Parco di Colfiorito, ha promosso mostre fotografiche e documentarie sul territorio, convegni di studio. Di spicco le pubblicazioni a cura di don Mario Sensi, che è stato uno dei più grandi studiosi di Foligno e professore emerito della Pontificia Università Lateranense.
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