Virna Lisi, la Divina che visse più volte
Ha portato le Marche in tutto il mondo

Virna Lisi, la Divina che visse più volte Ha portato le Marche in tutto il mondo
di Antonio Luccarini
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Domenica 30 Luglio 2017, 12:15
Quasi a correggere la condotta discreta e fin troppo “poco encomiastica” nei confronti della nostra diva più celebre nel mondo del cinema, Virna Lisi, il 5 agosto, a Cupramontana, si svolgerà una serata omaggio a lei dedicata con un convegno incentrato sulla sua figura di interprete e la proiezione, in piazza, del film “Va dove ti porta il cuore”. E dire che Virna Lisi, nel momento del massimo successo, era riuscita a portare, ovunque, in ogni paese, con la sua affascinante presenza nel grande schermo, l’evocazione non soltanto dell’immagine dell’Italia, ma delle stesse Marche dove era nata e dove aveva vissuto da bambina. 

I valori fondamentali
Della sua regione aveva saputo conservare i valori fondamentali, quali la discrezione, la tenacia e la serietà negli impegni assunti e nonostante avesse attraversato un terreno scivoloso e rischioso come quello dell’ambiente dello spettacolo Virna Pieralisi- così era stata fatta iscrivere dal padre nei registri anagrafici del Comune di Ancona dove era nata nel 1936-era rimasta fedele a quei principi trasmessi in ambito famigliare, trovando modo di separare, in forma netta, senza ambiguità, vita privata e scelte professionali. Virna era entrata per caso nel mondo del cinema- l’estraneità iniziale a quell’ambiente è testimoniata dal ricordo del primo provino, effettuato in un abito viola, colore malaugurante e proibito per lo spettacolo – per interessamento del cantante Giacomo Rondinella amico di famiglia. Da “…e Napoli canta”, film girato nel 1953, partì una carriera d’attrice straordinaria. Soltanto nel 1954, un anno dopo l’esordio, Virna Lisi riuscì a girare ben 10 film, tutti appartenenti al genere strappalacrime proprio perché il suo angelico volto era considerato perfetto per impersonare i tratti della “fidanzatina” tutta candore e grazia innocente. Ma da vera marchigiana Virna voleva fare l’attrice sul serio e recitare veramente perciò occorreva misurarsi a diretto contatto con il pubblico sul palcoscenico. 

L’avvento della televisione
Dopo aver maturato una discreta esperienza in teatro, con l’avvento della televisione , Virna riuscì finalmente a liberarsi dei ruoli di “santarellina” che avevano dominato anche nel genere dei “musicarelli”, per lanciarsi in interpretazioni più articolate, divenendo popolarissima con le appassionate interpretazioni nei grandi sceneggiati, come Ottocento e Una tragedia americana e con un fortunatissimo carosello che magnificava la bellezza del suo sorriso. Poi ancora una svolta, stavolta promossa dalle potenti case di produzione di Hollywood: la Paramount la ritenne adatta per diventare l’erede della mitica Marylin Monroe. Un favoloso contratto di sette anni ebbe come primo esito il film campione di incassi, negli U.S.A., della stagione cinematografica del 1965. In “Come uccidere vostra moglie” accanto ad uno stralunato e maldestro Jack Lemmon, Virna Lisi apparve- famosissima la scena nella quale esce in un succinto bikini da una monumentale torta- come uno dei più strepitosi sexy simbol di quel momento. 

Altro giro e altra corsa
Altro giro ed altra corsa: per impedire di restare impigliata nelle reti di un unico genere di personaggio, l’attrice anconetana, rifiutando il ruolo della protagonista in “Barbarella”, ruppe clamorosamente il contratto con la sua casa di produzione- ripagandolo di tasca propria e lavorando praticamente gratis per tre anni-e ritornò in Italia a fare i film che potevano evidenziare le sue potenzialità espressive. Non contenta di esser diretta da registi prestigiosi come Lizzani, Zampa, Germi, Monicelli e De Filippo, apparendo in pellicole di successo come Casanova 70, Signore e signori, Roma bene, Le bambole, la Lisi tentò ancora una volta di sperimentare un altro genere di interpretazioni.

Stop con i ruoli da belloccia
Azzerando i tratti unici e straordinari di una bellezza che era stata il motore di avvio del suo percorso cinematografico, Virna Lisi si cimentò allora con personaggi drammatici. Al di là del bene e del male, La cicala, La regina Margot le permisero di ricevere riconoscimenti nazionali ed internazionali di primo ordine. E fino all’ultimo- la morte l’ha colta ,dopo una divorante malattia, nel 2014- continuando ad assolvere perfettamente ai suoi compiti di moglie, mamma e nonna, Virna Lisi ha recitato senza soste in sceneggiati televisivi e in lavori per il grande schermo, potendo liberamente scegliere i ruoli che l’interessavano e la coinvolgevano. L’ambiente dello spettacolo aveva concesso a questa bella signora, educata e perbenista di vivere ogni genere di vita anche quelle estranee alla sua autentica identità di donna.
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