Le sprinters con il vizio della lentezza: "Lore
ma quanto ci metti a pulire la camera?"

Annalisa Gambelli e Lorenza Tamberi
Annalisa Gambelli e Lorenza Tamberi
di Luca Regini
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Domenica 9 Luglio 2017, 16:48 - Ultimo aggiornamento: 16:53
Annalisa Gambelli e Lorenza Tamberi, madre e figlia unite anche dall’amore per lo sport e dalla predisposizione per la corsa veloce. Una specialità affascinante che ha portato la madre a livelli di grande eccellenza e che ha stregato anche la figlia, che ora dalla madre viene anche allenata, in pista dopo che in casa.
Annalisa Gambelli, funzionaria della Regione Marche, corre veloce dagli anni ‘80, nella storica Endas Sigillo. Il suo acuto sono le Olimpiadi di Seoul. È ancora primatista regionale di 100 e 200. Dopo gli anta è ripartita come atleta master vincendo a ripetizione. Lorenza Tamberi, studentessa di Scienze Biologiche ad Ancona, nonostante la passione per i cavalli, ha seguito le orme della madre. Ora, dopo alcuni infortuni è tra le giovani sprinter emergenti e ha partecipato ai campionati italiani assoluti.

1. La prima lezione dello sport?
Madre: La disciplina. Lo sport ti insegna a gestire la vita. Gli orari, il rapporto con gli altri, è una scuola di vita, anche perché quello che trovi nello sport poi lo ritrovi nella vita, a cominciare dalla vittoria e dalla sconfitta.
Figlia: Ti insegna prima di tutto a stare con gli altri, magari senza essere invidiosi dei loro successi.

2. Il ricordo più bello vissuto insieme a lei?
M: Una staffetta che facemmo insieme. Io dovetti passarle il testimone, era il mio sogno e mi sembrò molto bello. Oltre tutto quel cambio riuscì benissimo.
F: Le gare di cavallo che feci a Cervia , avevo 9 anni e fu bellissimo, mi piaceva moltissimo andare a cavallo, lei mi accompagnava e mi sosteneva, venne lassù e mi aiutò tantissimo.

3. C’è una cosa in cui è davvero troppo lenta?
M: Nella pulizia della sua camera, una cosa che gestisce lei e lì è davvero troppo lenta.
F: È lenta a prepararsi, per esempio quando dobbiamo uscire e lei è appena tornata dal lavoro.

4.
Una vacanza che faresti insieme a lei?

M: Al mare, direi che è una cosa che ci accomuna molto. 
F: La porterei al mare, una cosa che ci piace a tutte e due. Il caldo e il mare.

5. Se fosse un personaggio storico a chi la paragoneresti? 
M: A qualche regina, magari austriaca o comunque molto austera, del Nord Europa. Una regina di quelle toste.
F: Direi un grande punto di riferimento, un persona come Rosalyn Franklin, una scienziata che ha gettato le basi con pazienza. All’inizio nessuno le credeva ma lei ha sostenuto le sue ipotesi e alla fine le hanno dato ragione. Poi direi anche Angelina Jolie non la conosco benissimo, però me la ricorda.

6. Il suo pregio e il suo difetto...
M: La cocciutaggine in lei è sia un pregio che un difetto. È molto determinata, che è una cosa buona, ma a volte può diventare un aspetto negativo, inoltre direi che è un po’ troppo lunatica, alterna euforia e sconforto.
F: Il difetto è che parla di alcuni argomenti solo quando vuole lei, il pregio è che alla fine dei discorsi mi sostiene sempre, in qualsiasi cosa io faccio.

7. Chi o che cosa vorresti distanziare per sempre con il tuo sprint migliore?
M: Il fatto che non vengano rispettati gli impegni presi. Se hai deciso una cosa la devi fare, è una questione di rispetto per gli altri.
F: L’ignoranza nelle persone non la sopporto, mi piacerebbe davvero che non ci fosse più.

8. C’è bisogno oggi di un femminismo 2.0?
M: Secondo me è giusto che ci siano differenze. Ci deve essere rispetto, e non soprusi e violenze, ma ogni sesso ha la sua caratteristica e non è giusto accomunarli del tutto.
F: Non saprei, credo che sia giusto avere gli stessi diritti, ma forse ogni tanto le donne chiedono addirittura troppo per alcune cose.
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