Dalle Marche a Los Angeles, il sogno
di Emanuela: «Un film con Hopkins»

Dalle Marche a Los Angeles, il sogno di Emanuela: «Un film con Hopkins»
di Lolita Falconi
5 Minuti di Lettura
Lunedì 28 Agosto 2017, 11:40
Gavetta e studio, coraggio di lasciare casa a diciotto anni e partire con in mano poco più che una valigia di sogni. E poi passione (tanta) e idee chiare. Chiarissime. D’altronde, fin da quando era piccolissima, con le sue amiche, per i vicoli di Sant’Elpidio a Mare, dove è nata e cresciuta, giocava a recitare, metteva in piedi degli spettacolini per divertimento, con tanto di costumi e danze. Tutto questo è stato il cocktail perfetto che ha portato in pochi anni Emanuela Postacchini a Los Angeles, dove oggi vive, a pochi passi da Hollywood, la Mecca per ogni attore. E non è che la bellissima elpidiense, 26 anni, un tempo biondissima oggi mora, stia lì così, tanto per fare un po’ di vacanza. Solo nell’ultimo anno ha aggiunto al suo curriculum tre esperienze fantastiche.



Video da 200 milioni di visualizzazioni
La prima, quella che forse le ha regalato maggiore popolarità, è l’essere stata la musa ispiratrice del video di My Way, il singolo di Calvin Harris, mitico cantante e musicista britannico. Volete sapere quante visualizzazioni ha totalizzato fino ad oggi sul canale youtube? Più di 220 milioni. «Beh, sì, diciamo che dopo questo video sono aumentati i miei contatti sui social». Ammette. «Ho sempre ammirato Calvin come artista - racconta Emanuela - . Uno dei miei brani preferiti scritti da lui è “Sweet nothing” con la collaborazione vocale di Florence Welch. Ci siamo conosciuti per la prima volta sul set. È una persona molto riservata e professionale. Un gigante gentiluomo vista la sua imponente statura. Le nostre scene richiedevano una forte interazione di sguardi e per questo a volte scoppiavamo in grandi risate tra un ciak e l’altro. È stato molto divertente. Il video ha avuto molto successo e vedere tutti quei numeri nelle visualizzazioni è molto gratificante». Dopo Calvin Harris sono arrivate due serie tv: The last ship, una serie televisiva americana prodotta da Micheal Bay che arriverà in Italia molto presto, dove Emanuela interpreta Cali e The Alienist, dove invece la bella attrice elpidiense è Flora.



The Alienist
«The Alienist è stato uno dei miei set preferiti. Ho sempre sognato di recitare nei panni di un personaggio appartenente a un’epoca passata. Interpreto Flora, una cortigiana francese del tardo 1800. Luke Evans interpreta John Moore ed è stato un vero privilegio lavorare al suo fianco, davvero un grande attore». Terminata questa avventura, la Postacchini già guarda alla prossima. «Al momento sono impegnata in un progetto particolare di cui non posso dire molto - racconta dalla sua casa americana- se non che mi sto divertendo tantissimo nel girarlo e che ne sentirete parlare presto». Per avere accesso al mondo del cinema, è passata da quello della moda e delle passerelle. Prima tappa miss San Benedetto, nel 2005, acclamata come non mai dal pubblico. Poi Miss Eleganza Marche e l’esclusione durante la finale di Miss Italia. Ma la scintilla c’era ormai stata. Dopo aver preso parte a qualche fiction come Ris Roma 3, Le mani dentro la città e al film Poker Generation, ed essere stata scelta come testimonial del brand di hairbeauty Cotril, dopo alcuni anni trascorsi a Milano, giovanissima, lontana dalla sua famiglia che intanto da Sant’Elpidio a Mare seguiva ogni sua singola mossa (primi tifosi papà Elmo e mamma Franca), dopo aver messo da parte quel gruzzoletto sufficiente a tentare il grande salto, ecco la partenza per Los Angeles dove continua con tenacia ad inseguire il suo sogno di vivere di cinema.



Il mestiere difficile
Un mestiere difficile, quello dell’attore, specie «quando terminano le riprese e si spengono le luci - racconta la giovane - . Ci si sveste dai panni dell’attore per tornare alla normalità. Varia molto a seconda del ruolo ma in genere è sempre una sensazione non gradevole, è quasi come sentirsi nudi in mezzo a una folla».
Emanuela ha interpretato diversi ruoli ma ce n’è uno che proprio non farebbe mai. «Quello di me stessa. Ogni ruolo lo vivo come una crescita personale. Mi emoziona sempre scoprire l’infinità di vite e tutte le sfumature alle quali mi avvicino grazie al mio mestiere». Ma c’è un regista con il quale sogna di lavorare? «Amo lo stile inconfondibile di Wes Anderson - spiega - e la sarcastica ironia di Woody Allen». E l’attore preferito? «Sogno di recitare al fianco di Anthony Hopkins». Il rapporto con la bellezza Emanuela cura anche l’aspetto fisico. Diciamo che Madre Natura ci ha messo del suo, regalandole una bellezza innegabile. Somiglia vagamente a Laura Chiatti, ma Emanuela ha una personalità tutta sua. «Credo nell’idea che sia il nostro corpo a chiedere ciò di cui abbiamo più bisogno -dice -.Non credo in diete troppo rigide o nell’essere vegetariani,senza giudicare chi lo è. Sono cresciuta in una famiglia marchigiana “doc” dove le tagliatelle della nonna fatte in casa, i tortellini o le lasagne al forno non sono mai mancate. Amo mangiare e lo considero un culto più che una necessità. Qui negli Stati Uniti le tradizioni culinarie sono davvero scarse e di certo i fast food non fanno per me. La cura del mio aspetto fisico è fondamentale per il mio tipo di carriera pertanto cerco sempre di allenarmi regolarmente senza esagerare. Prediligo attività aerobiche come la danza e lo yoga, in palestra non resisterei per più di dieci minuti. Sono piuttosto maniacale e persistente con la cura della mia pelle,mia mamma Franca ha un centro estetico e di benessere a Sant’Elpidio a Mare e mi ha sempre viziata da quel punto di vista». Il rapporto con Sant’Elpidio a Mare Ogni tanto si riaffaccia in Italia. In occasione delle feste comandate o quando gli impegni di lavoro glielo consentono perché non è che Los Angeles sia proprio dietro l’angolo. Comunque Skype e tutte le altre diavolerie elettroniche e digitali consentono di abbattere, almeno virtualmente, le distanze, oggi, e di comunicare quasi come se si stesse tutti nella stessa stanza. Così, in casa Postacchini, come in tutte le famiglie in cui ci sono figli che vivono all’estero (fattispecie sempre meno rara) ci si è organizzati al meglio, con i genitori della ragazza che ormai maneggiano computer e social media come fossero dei nativi digitali. «In California mi trovo benissimo ma l’Italia è sempre nel mio cuore - ammette Emanuela - . Ora, vivendo dall’altra parte del mondo in una metropoli come Los Angeles, apprezzo ancora di più l’essere cresciuta con i veri valori di un piccolo paese come Sant’Elpidio a Mare. Questo è il mio vero punto di forza. Come lo è la mia famiglia che mi ha sempre aiutata e sostenuta in tutto, sono molto contenti di quello che sto facendo anche se la lontananza è difficile. Sicuramente - conclude - mi manca la loro presenza quotidiana».
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