Anna e Maria Luisa, la generosità
è ereditaria: «Mamma arrabbiati di più»

Anna e Maria Luisa, la generosità è ereditaria: «Mamma arrabbiati di più»
di Talita Frezzi
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Lunedì 28 Agosto 2017, 11:59
Anna e Maria Luisa, due donne tenaci, forti, che hanno saputo affermarsi nella famiglia, nel lavoro e nella società. Anima e cuore dell’Istituto Oncologico Marchigiano di Jesi, si sono fatte strada con carattere, ma in modo diverso. Tenace e innovativa la madre che ha precorso i tempi e le mode, dolce e duttile la figlia. Così la generosità diventa ereditaria.
Anna Trane Quaglieri, classe 1936. Brindisina e jesina d’adozione, laureata. Nel ‘96 fonda ed è presidente dello Iom Jesi, l’istituto che assiste gratis
i malati oncologici. Ama lettura, musica e la scrittura. Prima donna nell’esecutivo regionale del partito socialista.
Maria Luisa Quaglieri, classe 1963, brindisina, laureata, dirigente in più aziende private. È direttore responsabile dello Iom Jesi e neo eletta assessore del Comune di Jesi. Ama leggere, andare al cinema. Ha scoperto una vocazione speciale: favorisce l’incontro di future coppie.
 
Cos’è per le la solidarietà?
M - È desiderio, gioia nel fare qualcosa per un fratello sconosciuto. Ed è profondo arricchimento personale.
 F È pensare al bene degli altri, staccandosi da se stessi per entrare in una logica differente.
 
Non vorrei vedere…
M - Il disinteresse verso gli altri, la superficialità inconsistente di quelli che io considero grandi valori ancora attuali. La mancanza di solidarietà.
F - Non vorrei più vedere il dolore fisico e mentale anche del non sentirsi appropriati, una situazione che blocca le persone nell’esprimersi e crea disagio
 
Da piccole avreste voluto essere?
M - Per mio padre avrei dovuto essere un ambasciatore, ma io avrei desiderato solo essere una brava madre.
F - Mi vedevo sempre in viaggio, incapace di stare ferma in un posto. Ho fatto tutt’altra vita, ma ne sono felice e soddisfatta.
 
Seconda generazione tradizione o innovazione?
M - La seconda generazione ha il diritto di portare avanti le sue idee rispettando quello che è già stato fatto, ma dando sempre il suo contributo anche fosse di cambiamento, purché in meglio.
F - Non condivido i figli che azzerano quanto fatto dai genitori per dare la loro impronta di trasformazione totale.
 
Come definirebbe la politica?
M - La politica è garanzia del presente e del futuro adattando le idee alle esigenze del cittadino.
F - La politica è progettualità di un futuro, concretezza e realizzazione di una pianificazione, è garanzia del futuro.
 
Cosa non sopporta dell’altra?
M - Maria Luisa mi piace come persona, anche quando non condivide le mie idee le accetta. È molto duttile, sensibile, troppo calata nei problemi delle persone che fa suoi standoci male.
F - Mamma ha grossi meriti caratteriali, dice sempre quello che pensa e non è una donna indifferente. La sua schiettezza lascia sempre un segno, ma a volte ha timore di ferire le persone e non si arrabbia.
 
Che consiglio le darebbe?
M - Ho spinto Maria Luisa a entrare nello Iom e in politica. Dovrebbe essere più determinata e sicura della gran persona che è, di quanto può dare.
F - Le consiglio di godersi la chance di essere una donna amata, ammirata, invidiata e con cui la gente vorrebbe condividere il suo tempo.
 
Che tipo di madre è con sua figlia?
M - Sono una madre molto amorevole ma severissima, ho dato tutto ai miei figli pretendendo che studiassero. Sono permissiva e molto presente.
F - Sono una mamma moderna, affettuosa che cerca di dimostrarlo in mille modi. Il vero patrimonio mio e di mio marito è nostra figlia Veronica, per lei ci sono ma non in modo ossessivo.
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