Barricato in casa contro lo sfratto
e armato di fiamma ossidrica

Barricato in casa contro lo sfratto e armato di fiamma ossidrica
di Eugenio Gulini
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Mercoledì 26 Ottobre 2022, 06:35

URBINO - Non voleva essere sfrattato e per opporsi ha pensato bene di barricarsi in casa minacciando con la fiamma ossidrica accesa chiunque cercasse di tranquillizzarlo invitandolo ad aprire la porta. Momenti concitati e carichi di tensione nella mattinata di ieri in un’abitazione della frazione di Trasanni, a Urbino, con polizia e vigili del fuoco mobilitati per rendere inoffensivo l’uomo.

Premessa: il protagonista, un 46enne urbinate, celibe e disoccupato, è instabile e quando alla fine è stato bloccato, è stato portato prima al pronto soccorso e poi sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio (Tso).

Sul filo del rasoio

Alla fine, reso l’uomo inoffensivo e sciolta la tensione, non ci sono stati feriti, ma la situazione si è veramente giocata sul filo sottilissimo dell’equilibrio, bastava un nulla per far degenerare il tutto. Basti dire che l’uomo non solo si è barricato in casa, sbarrando porte e finestre con assi di legno e bancali, ma all’interno sono stati ritrovate, posizionate in punti strategici dell’appartamento, più bottiglie contenenti benzina e confezionate come rudimentali contenitori incendiari, oltre a dei diffusori riempiti con acido muriatico, con ogni probabilità da impiegare contro i poliziotti per un’ultima strenua opposizione. Il 46enne sapeva che ieri mattina sarebbe arrivato l’ufficiale giudiziario per intimargli lo sfratto esecutivo e voleva resistere a ogni costo per evitare di dover lasciare l’abitazione vicino a quella degli anziani genitori. D’altro canto le forze dell’ordine erano a conoscenza della delicatezza del momento e non a caso il questore Raffaele Clemente - presente sul posto a seguire personalmente l’operazione - aveva programmato un servizio specifico di supporto, conscio che l’intervento in atto poteva evidenziare una certa pericolosità come poi si è avverato. 
L’apporto dei vigili del fuoco
Al blitz hanno partecipato una decina di poliziotti, tra cui il vicario Domenico Giacinto Profazio, il dirigente della squadra mobile Paolo Badioli, il dirigente del commissariato di Urbino Simone Pineschi. Con loro in aiuto anche una squadra dei vigili del fuoco pronta a intervenire a ogni evenienza e il cui apporto si è rivelato fondamentale. A supporto della task force anche i carabinieri, la polizia locale e personale della croce rossa. Nella circostanza l’uomo, che da mesi si stava preparando a difendersi strenuamente, deciso a non lasciare l’appartamento e si è barricato inchiodando assi di legno e bancali a porte e finestre, munendosi, inoltre, di una grossa fiamma ossidrica accesa (del tipo utilizzato per stendere il bitume), che non esitava ad utilizzare contro i poliziotti che si stavano avvicinando, fortunatamente senza colpirli. È stato un autentico miracolo che non ci siano stati feriti e nessuno abbia riportato lesioni. Gli agenti hanno iniziato così una lunga trattativa, mirata a convincere il quarantaseienne a uscire dall’abitazione, nonché a guadagnare tempo prezioso per organizzare intervento risolutivo. Solo a fine mattinata i poliziotti, approfittando di un attimo di distrazione dell’uomo e del fatto che questi aveva aperto un piccolo spiraglio nel portone per parlare con loro, gli hanno bloccato un braccio e hanno forzato l’ingresso, facendo irruzione all’interno dell’appartamento al primo piano e immobilizzandolo, senza provocargli danni fisici.
L’armamentario
Quanto rinvenuto nell’appartamento ha evidenziato la delicatezza e la potenziale pericolosità della situazione venutasi a determinare. L’uomo, infatti, aveva posizionato in punti strategici alcune bottiglie contenenti benzina, oltre a dei diffusori con acido muriatico, alcol ed in uno di questi, addirittura, feci liquide: con ogni probabilità tutti da impiegare contro le forze dell’ordine per un’ultima strenua opposizione. Successivamente il 46enne è stato trasportato presso il locale pronto Soccorso e sottoposto a Tso.
 

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