Fatture false, riciclaggio e una villa censita come capanno agricolo: diversi indagati tra cui un imprenditore e due commercialisti a Urbino

Fatture false, riciclaggio e una villa censita come capanno agricolo: indagati un imprenditore e due commercialisti a Urbino
Fatture false, riciclaggio e una villa censita come capanno agricolo: indagati un imprenditore e due commercialisti a Urbino
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Mercoledì 18 Ottobre 2023, 11:24 - Ultimo aggiornamento: 19 Ottobre, 09:20

URBINO - L'hanno chiamata "Spettro" perchè indagando tra le pieghe di una società cooperativa sociale Onlus, che operava nel settore socio-assistenziale e di una azienda di servizi - entrambe nella stessa sede - la Guardia di Finanza di Urbino ha scoperto numerosi illeciti  in materia di reati tributari, fallimentari, bancari e di riciclaggio posti in essere da vari soggetti, tutti appartenenti ad un medesimo gruppo familiare. L'attività di indagine è stata portata avanti sotto la direzione della Procura della Repubblica di Urbino.

Nello specifico le indagini hanno riguardato le “prestazioni a largo spettro” fatturate dalla società di servizi, inadempiente a livello civilistico e fiscale, alla Onlus in due annualità per quasi 700.000 euro e rivelatisi gonfiate ad hoc al fine di generare crediti fiscali inesistenti nonché per eludere la normativa che limitava la distribuzione degli utili ai soci.

Conclusa l'inchiestra "Spettro", maxi sequestro di beni per un milione

Al termine dell'indagine sono stati segnalati all'autorità giudiziaria tutti i componenti delle due società coinvolte, l'amministratore di fatto e due commercialisti che, a vario titolo, sono risultati coinvolti in relazione alle ipotesi di reato di emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, nonché di omessa dichiarazione, di autoriciclaggio, di falso indotto in atto pubblico, di falso nelle attestazioni e relazioni del professionista, di mendacio bancario e di false comunicazioni sociali.

In relazione ai fatti segnalati è stata data esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Urbino su richiesta della Procura di Urbino per quasi un milione di euro con il sequestro di liquidità finanziarie, beni preziosi, quote societarie, tre autovetture, immobili e terreni nella disponibilità delle persone indagate.

Nell’ambito di tali attività è stato anche rilevato come il villino adibito a residenza di uno degli indagati risulti essere in realtà censito, a livello urbanistico e catastale, come un “capanno agricolo” (per tali fatti il soggetto è stato deferito all’Autorità Giudiziaria).

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