Urbania, ex prete rapinato e picchiato
L'indagine parte dal basista

Urbania, ex prete rapinato e picchiato L'indagine parte dal basista
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Domenica 31 Luglio 2016, 17:41

URBANIA - La vittima diventa testimone. Un prezioso testimone. Armando Bicchiarelli, l’ex prete di 47 anni, aggredito e malmenato in casa per essere poi rapinato di soldi, cellulari e preziosi, conosce i malviventi che lo hanno picchiato e legato per costringerlo a rivelare la custodia dei suoi beni. O meglio, ne conosce almeno uno, ovvero il giovane che da qualche giorno sarebbe stato ospite a casa sua. Sarebbe stato in effetti proprio quest’ultimo a preparare il terreno per fare entrare gli altri due complici in casa, qualche notte fa. Lui avrebbe aperto la porta e introdotto gli altri rapinatori - tutti italiani e con accento meridionale - nell’abitazione dell’ex sacerdote e sua insaputa. E quando Armando Bicchiarelli se li è ritrovati davanti ne è stato sopraffatto.
Ora gli inquirenti chiedono all’uomo di saperne di più su quel giovane che era suo ospite: dove lo aveva conosciuto, se aveva o meno familiarità con l’abitazione, se nei giorni precedenti alla rapina avesse tenuto dei comportamenti sospetti. Perchè di sicuro quell’aggressione nella notte è stata studiata a tavolino. I tre avevano preparato un piano e dopo aver studiato i movimenti e le abitudini della vittima, probabilmente proprio grazie all’ospite, si sono decisi a intervenire. Si certo la brutalità del colpo - l’ex sacerdote è stato schiaffeggiato, legato a una sedia e derubato - ha sconvolto Urbania anche perchè la stessa vittima è molto conosciuta, anche per i suoi turbolenti trascorsi per cui l’uomo, anni addietro parroco di Isola del Piano, è stato ridotto allo stato laicale.
L’Arma è sopraggiunta nella residenza di Armando Bicchiarelli in quanto avvertita dai vicini che per l’intera notte da quell’appartamento avevano sentito rumori sospetti, lamenti e notato le luci accese per diverso tempo. Adesso i carabinieri di Urbania e della compagnia di Urbino attraverso fotosegnalazioni, testimonianze ed identikit, stanno lavorando per accertare se i tre siano già noti alle forze dell’ordine il che consentirebbe di agevolare le indagini fino alla svolta decisiva.

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