Urbino, giovane vive in un tugurio
e coltiva droga. Denunciato dal 113

La casa cantoniera ridotta a tugurio in cui viveva il giovane tra sporcizia e cattivi odori
La casa cantoniera ridotta a tugurio in cui viveva il giovane tra sporcizia e cattivi odori
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Lunedì 16 Maggio 2016, 14:48
URBINO - Un giovane di vent'anni viveva in condizioni di grave degrado nella casa cantoniera nei pressi della rotatoria della Croce di Urbino, chiusa da anni e ridotta a tugurio. In quell'ambiente, privo di elementari condizioni igieniche, aveva allestito una coltivazione di canapa indiana. 

L'hanno scoperto i poliziotti del commissariato di Urbino, chiamati dal personale Anas che aveva visto una persona aggirarsi intorno all'immobile. Il ventenne, che aveva trovato dimora nella casa cantoniera dismessa, è un italiano di origine marocchina allontanatosi qualche tempo fa dalla famiglia che risiede a Canavaccio.

Gli agenti della squadra volante, arrivati sul posto, hanno trovato lo stabile chiuso, con le porte sbarrate dall’interno, ma, grazie anche all’ausilio dei cantonieri, sono riusciti a entrare. Nei locali, invasi da un odore insopportabile, i poliziotti hanno trovato resti di cibo, escrementi e sporcizia ovunque.

In una stanza, sdraiato su un materasso, c'era il giovane, che lì aveva trovato rifugio, allacciandosi abusivamente alla rete elettrica mediante la manomissione del contatore Enel. Ma la mancanza di acqua corrente aveva reso in breve tempo le condizioni igieniche del luogo del tutto invivibili.

Nella stanza è stata rinvenuta anche una piccola piantagione di canapa indiana per la produzione di marijuana, composta da tre arbusti, oltre a materiale per la loro crescita, ovvero una grossa lampada, una stufa e un trasformatore di corrente. Inoltre, c'era un secondo materasso, segno che quello era il rifugio abusivo anche di un'altra persona.

Il ventenne è stato denunciato in stato di libertà per invasione abusiva di un edificio pubblico, danneggiamento, furto aggravato di energia elettrica e coltivazione di sostanze stupefacenti. La polizia cerca di individuare anche il secondo occupante.     
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