Pesaro, aumentano le polveri sottili
L'ipotesi di domeniche senza auto

Allerta per lo smog
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Domenica 22 Ottobre 2017, 18:55
PESARO - Questo ottobre anomalo fa drizzare le antenne dell'inquinamento atmosferico. Non piove, non c’è vento, cominciano serate nebbiose e i valori relativi alle polveri sottili che solitamente si impennano verso novembre stanno già lievitando. E ancora non sono entrate in funzione le caldaie e i sistemi di riscaldamento.

Per ora si sono registrati quattro giorni consecutivi di sforamenti per le polveri sottili. La rete regionale di qualità dell’aria Arpam controlla quotidianamente i valori. I superamenti del livello di protezione della salute umana (massimo 35 giorni all’anno consentiti sopra i 50 microgrammi/mc delle polveri sottili (Pm 10) da inizio anno sono 24 alla stazione di Pesaro in via Scarpellini a Pesaro (stazione in un parco urbano); 22 alla stazione di Fano via Montegrappa (stazione in un luogo trafficato); 9 a Piansevero, via Neruda di Urbino.

I valori medi rilevati da gennaio a settembre 2017 devono avere un valore limite per anno civile di 40 microgrammi/mc. Ad oggi la media è di 29,9 mg/mc. Gli ultimi giorni hanno fatto registrare picchi fino a 67,7 mg/mc.

E’ presto per parlare di cappa di inquinamento, ma come sottolinea l’assessore all’Ambiente Franca Foronchi «è un ottobre anomalo, non era mai capitato, anche a livello nazionale di avere valori del genere così presto». Il dato delle polveri ultrasottili è oltre i limiti in questi giorni.

Arriva proprio da Pesaro uno studio che ha portato a una scoperta a livello mondiale. E’ stato condotto dal professor Visani direttore del dipartimento di ematologia a Pesaro e dimostra concentrazione di nanoparticelle (anche pm 2,5) nel sangue dei malati di leucemia acuta mieloide. Ovviamente non si può definire la causa, ma l’inquinamento è una possibile concausa.

Se ci saranno giorni di concentrazione di polveri sottili molto intensi, l’assessore Foronchi fa sapere di «non essere contraria alle domeniche ecologiche. A molti spaventano e sappiamo che non risolvono la situazione, ma servono molto a sensibilizzare le persone che in una giornata non lavorativa possono organizzarsi con mezzi alternativi. Vedremo se ci saranno momenti particolari e in caso penseremo a giornate senza auto».
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