Acqualagna, ricerche senza sosta
e c'è l'ipotesi di una messa in scena

Le ricerche dello scomparso nella golena del Furlo
Le ricerche dello scomparso nella golena del Furlo
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Domenica 26 Giugno 2016, 23:07 - Ultimo aggiornamento: 27 Giugno, 09:37

ACQUALAGNA - Proseguono anche nelle ore notturne le ricerche del sedicenne scomparso nella golena del Furlo dopo un bagno nel fiume Candigliano. Insieme ai carabinieri, i vigili del fuoco sono al lavoro con i gruppi elettrogeni, che illuminano le acque del fiume dove si immergono i sommozzatori per scandagliare il fondale nell'ipotesi che il ragazzo nordafricano, risucchiato da un gorgo nei pressi della diga, possa essere annegato.

Tuttavia con il passare delle ore, visto l'esito infruttuoso della ricerche, si fa largo il sospetto che il sedicenne richiedente asilo politico, ospite della comunità Papa Giovanni Paolo XXIII di Rimini, si sia allontanato volontariamente.

In questo caso avrebbe allestito una messinscena e sarebbe stato aiutato da qualcuno. Infatti, sulla riva del fiume sono stati trovati i suoi vestiti. D'altro canto, il ragazzo era stato visto uscire dall'acqua del fiume insieme agli amici, dopo il bagno.

Oggi la comunità Papa Giovanni XXIII aveva organizzato per i rifugiati una gita al Furlo, per cercare refrigerio dall'improvvisa calura estiva. La golena del Furlo, una località suggestiva e di grande valore ambientale, era piena di gente, che prendeva il sole e faceva il bagno. Nessuno si è accorto che qualcuno in acqua fosse in difficoltà, tantomeno ha udito invocazione di aiuto.

Della scomparsa del ragazzo i responsabili della comunità si sono accorti quando si è trattato di ripartire. Le condizioni ambientali erano propizie per un allontanamento in sordina, tuttavia non paiono esserci motivi evidenti per una fuga visto che il sedicenne, in attesa dell'esito della domanda di rifugiato, è accolto a Rimini godendo anche della tutela dovuta ai minori. Ciò alimenta l'incertezza sulla causa della scomparsa.

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