Pesaro, calcio in lutto per il dirigente Salvatore Sorrentino: «Tutto in pochi giorni: siamo sotto choc»

Dai controlli al ricovero a Fano dove è morto. Il dolore del ds Mariotti. Domani il funerale

Pesaro, calcio in lutto per il dirigente Salvatore Sorrentino: «Tutto in pochi giorni: siamo sotto choc»
Pesaro, calcio in lutto per il dirigente Salvatore Sorrentino: «Tutto in pochi giorni: siamo sotto choc»
di Gianluca Murgia
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Venerdì 16 Febbraio 2024, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 17:56

VALLEFOGLIA Salvatore Sorrentino, una vita nel calcio, dirigente di lungo corso, dalla Vis Pesaro di Bruscoli al K-Sport Montecchio Gallo, è morto all'ospedale di Fano. Ha lottato come un leone, come ha sempre fatto nella sua vita, anche in quest’ultima partita. Tanti i messaggi di cordoglio e incredulità, da tutta Italia, al telefono delle amate figlia Ylenia e moglie Anna. Questa sera, alle 19, nella chiesa di Montecchio si terrà il rosario. Domani alle 14.30 il funerale.

   

Era il vero tuttocampista

“Sorre” aveva 75 anni.

Tutto è successo molto velocemente. Sotto choc giocatori e società del Montecchio Gallo, la sua ultima famiglia sportiva, in cui lui era il grande tuttocampista. «Il vero uomo squadra, era una persona buona, inesauribile factotum che tutte le società dovrebbero avere: grave perdita come dirigente e come uomo» lo ricorda con dolore il direttore sportivo Ettore Mariotti, suo vicino di casa e amico da oltre 40 anni. Domenica scorsa la squadra era scesa in campo con una maglietta dedicata. Una passione per il calcio nata con le Frecce Azzurre, poi l’Azzurra, il salto in C con la Vis, anni belli e complicati come nel Real, la ripartenza in Terza ancora con il Montecchio, il Montelabbate e il ritorno a casa con il Gallo fino alla fusione di quest’anno. «Sono arrabbiato - continua Mariotti - doveva tornare prima con noi. Per me è stata una grande persona, generosa in tante situazioni. Lunedì 5 febbraio era nel mio negozio, la domenica prima eravamo andati insieme ad Osimo in auto, anziché con la squadra, perché non si sentiva bene: è stata la sua ultima partita» continua Mariotti. Aveva fastidio alla milza. Così, quella sera, si è fatto accompagnare al pronto soccorso. Il 20 dicembre aveva avuto uno scompenso cardiaco dal quale, però, si era ripreso bene. I bypass messi 24 anni fa erano ancora intatti. Poi, era stata una influenza, con forte tosse, a fiaccarlo.

Il peggioramento repentino

Al pronto soccorso di Pesaro, in preda a dolori sempre più forti, è stato trattenuto su una brandina. Gli esami non avevano rilevato alcun problema cardiaco. In realtà, si scoprirà poi, aveva in atto una polmonite. Per questo è stato portato in Cardiologia. Le condizioni di Sorrentino, che in un primo momento apparivano buone, da quanto appreso, sono improvvisamente peggiorate. Infine, il trasferito all’ospedale di Fano dove poi è spirato. Domenica il Montecchio Gallo, giocherà con il lutto al braccio, oggi e domani la squadra sarà presente al completo al rosario e al funerale.

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