PESARO «Ormai è la stessa scena che si ripete qui a Levante, ogni sabato e domenica noi albergatori diventiamo parcheggiatori». A dirlo sono un nutrito gruppo di gestori delle strutture ricettive: dall’hotel Embassy al Delle Nazioni fino al Gala, Leonardo Da Vinci, Due Palme e l’Alexander Museum Palace.
Un nodo quello della carenza cronica di stalli di sosta e di una nuova area di scambio, vero sfogo per auto e due ruote a sud di viale Trieste che è stato evidenziato anche nell’ultima conferenza stampa di Apa hotels, sui problemi irrisolti di buona parte del lungomare. Per il presidente Apa Paolo Costanini, è netto lo squilibrio fra le due aree dello stesso lungomare, Levante e Ponente, anche perchè a Ponente l’area di Villa Marina ha dato una boccata d’ossigeno che Levante non ha.
Il copione
Andrea gestore degli hotel Gala e Da Vinci, per due giornate consecutive è stato costretto a segnalare al centralino dei vigili urbani l’invasione dei motocicli, impossibilitato, e non certo l’unico, a uscire con la propria auto da quel tratto di lungomare. «Accade in questa stagione – osserva critico – che gli scooter invadano i posteggi fra la struttura e l’hotel Plaza, e non solo sul fronte mare ma anche infilandosi a lato e rendendo praticamente impossibile far manovra o uscire dal garage dell’hotel con la propria auto.
Solo una settimana fa c’erano cinque scooter che uscivano fuori dagli stalli disegnati invadendo la carreggiata, un vero pericolo per tutti. E così dopo le ripetute segnalazioni sono scattati i verbali per divieto di sosta e decine di scooter multati o portati via dal carroattrezzi. Anche un disabile è rimasto bloccato con l’auto nel posteggio a lui riservato proprio per la sosta selvaggia. Praticamente un incubo, se consideriamo che il sabato e domenica sono i giorni di arrivi e partenze, c’è chi scarica i bagagli, chi chiama il taxi e chi arriva in pullman e soluzioni non sono state date».
La vivibilità
«Poco rispetto per i nostri hotel e più in generale per la vivibilità della zona nel suo insieme – osserva Romina Cenciarini dell’hotel Embassy - Controlli e sanzioni per chi occupa stalli non consentiti o parcheggia di fronte ai passi carrabili dell’uno o dell’altro hotel andrebbero implementati. Che possiamo fare noi gestori da soli? Uscire dall’albergo e metterci a urlare contro un ammasso di ragazzini, a volte anche una cinquantina dicendo loro di andare via e parcheggiare altrove?». Già da tempo il conte Nani Marcucci Pinoli invita a una diversa rimodulazione della sosta. «Perché moto e scooter non se ne vanno a parcheggiare nell’area dell’Alberghiero, servendosi anche del comodo sottopassaggio? Mentre l’area dell’ex campo da minigolf a Levante, andrebbe riservata dall’Amministrazione alle auto per chi arriva agli hotel».
I parcheggi riservati agli hotel sono nell’area del Santa Marta, ma praticamente non bastano mai, nonostante si corrisponda a Pesaro Parcheggi una bella cifra. Ci sono albergatori che per garantirsi gli stalli su due strutture pagano anche 1100-1200 euro per due mesi. «Partiamo da un esempio pratico – prosegue Cenciarini – tramite la convenzione fra Apa, Santa Marta e Pesaro Parcheggi - sono riuscita ad ottenere nell’area 7 posti auto riservati agli ospiti della struttura ma la mia è un’eccezione dal momento che questi stalli vengono assegnati da Pesaro Parcheggi sulla base del numero di camere e nel mio caso tarati su due alberghi. Va da sé che in altri casi ci sono colleghi con non più di 3-4 posti. Cosa ci fa un hotel di medie dimensioni e senza garage interno nel pieno della stagione? Anche il servizio taxi dal Santa Marta è carente, ci sono giornate nelle ore di punta in cui il taxi spesso non arriva perché impegnato in altra chiamata e il percorso a piedi o con navetta non è affatto comodo per il turista».
La carenza
Dello stesso avviso il gestore dell’hotel Gala: «Tre posti riservati per ogni hotel ma con una capacità di circa 88 camere fra le due strutture. E così la convenzione con l’Amministrazione è monca. In media si riesce a soddisfare una domanda di circa 20 auto ma con l’onere di spostare più di una volta al giorno le auto della clientela e recuperando qualcosa qua e là, si arriva a non più di 30 posti».