PESARO «Pesaro sarà la città Capitale della Cultura e dei cantieri», così il sindaco Matteo Ricci, consegna Pesaro al 2024. «Apriamo l’anno da Capitale con entusiasmo e determinazione, e nei prossimi mesi siamo pronti a raddoppiare le energie e gli sforzi» argomenta il primo cittadino nella tradizionale conferenza di fine anno. Dall’appuntamento all’Arena il 20 gennaio con il presidente della Repubblica Mattarella ai cantieri in corso d’opera e altri che vedranno la luce nei prossimi mesi, è un bilancio e una prospettiva a tutto tondo quello che traccia a sei mesi dalla scadenza del mandato, seduto al tavolo della Casetta Vaccaj. Risposte anche su nuova Questura e sulla riapertuIl al pubblico del complesso di Rocca Costanza.
L’orgoglio
«Sta per chiudersi un anno intenso e produttivo – esordisce Ricci – orgoglioso di quanto è stato seminato e realizzato.
Nel frattempo cresce l’attesa per la cerimonia del 20 gennaio. All’apertura dei botteghini il 27 dicembre scorso, e solo per assistere al discorso del presidente Mattarella, sono già state raggiunte le 800 prenotazioni in poche ore. Percepisco tra le persone la voglia di esserci e un grande senso identitario e di appartenenza. È stato così per la pizza Rossini dell’estate scorsa in viale della Repubblica, e ora lo conferma la corsa ai biglietti».
Lo spiraglio: se è vero che di qui a marzo prossimi Pesaro sarà sempre più città cantiere, dall’altra fermo restando i contenitori già assegnati e le gare d’appalto concluse, pronti a partire (San Domenico, Palazzo Ricci e Oliveriana) il sindaco ha rassicurato su quei cantieri più difficili, che appartengono al patrimonio dello Stato, Ministeri e Agenzia del Demanio.
«Sono reduce dall’incontro del 28 dicembre – precisa – con il responsabile regionale del Demanio sede di Ancona e con la dottoressa Dal Verme, direttore nazionale dell’Agenzia del Demanio, proprio per aggiornare i tempi sul cantiere annunciato un anno fa della nuova Questura alla caserma Del Monte-Cialdini. Questo cantiere partirà nei primi mesi 2025, com’era ovvio dopo le ultime anticipazioni diffuse dalla Provincia sull’ancora mancata vendita da parte del Demanio dell’immobile che ospita la sede della Questura in via Giordano Bruno e via Flacco. Confermata anche la destinazione a Museo gestito dalla Fondazione Dario Fo Franca Rame per Rocca Costanza, ma va dà sé che sono stati tre mesi di buio e incertezza, legati anche all’iter burocratico e progettuale richiesto dal Demanio, e che ha subito alcune modifiche».
I problemi sorti
Poi aggiunge: «Sulla nuova Questura si sta lavorando al progetto esecutivo che deve tenere conto di una serie di aspetti, indagini e rilievi di competenza degli uffici dello Stato Difesa e Interno mentre sulla Rocca, il responsabile regionale insieme all’assessorato alla Cultura, sta creando le condizioni per aprirne una parte, anche se solo parzialmente fruibile nell’estate da Capitale per mostre e cinema all’aperto, contestualmente all’avvio del cantiere per Archivio di Stato e Museo. Lo stesso accade per il contenitore, Museo della Moto e dei Motori all’ex Tribunale di via San Francesco. Ci sono interventi come questo che hanno subito rallentamenti nell’iter e nelle verifiche, ma anche il recupero atteso da tempo di quel complesso, rientra fra i cantieri che devono necessariamente partire fra 2024 e 2025».