Pesaro, tutto esaurito per i mosaici
Pubblico impazzito: «Fateli vedere»

La visita ai mosaici
La visita ai mosaici
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Martedì 27 Settembre 2016, 11:15
PESARO - La città ha risposto. E non poteva essere altrimenti. Il tesoro che si nasconde sotto il sagrato del Duomo ha illuminato i pesaresi. Sono iniziate ieri le visite ai mosaici della Cattedrale. Quattro giorni di aperture straordinarie grazie al Fai, il Fondo ambiente italiano. Le visite guidate sono gratuite a cura dell’Ufficio Beni culturali dell’Arcidiocesi di Pesaro. La prenotazione è obbligatoria al 3394849563.
Tutto esaurito ieri, con quattro gruppi da 25 persone senza un posticino libero. «Ma siamo pieni anche mercoledì e venerdì – rivelano al bando degli accrediti, all’ingresso della visita – forse restano pochi posti per il 3 ottobre». La gente è arrivata con anticipo, per non perdere l’occasione. «Sono visite estemporanee – sottolinea una signora – volevo vederli e non potevo mancare questa occasione».
Giusto il tempo di fare l’appello e al gruppo sono stati consegnati un paio di calzari blu per evitare di rovinare il pavimento musivo. Poi tutti giù all’altezza dello strato più antico, quello del IV secolo. La guida Filippo Alessandroni ha spiegato come sono stati ritrovati, i motivi geometrici e figurativi che li decorano oltre ai lavori fatti per la fruizione attraverso le nove finestre che appaiono nella pavimentazione della cattedrale. Il pubblico è rimasto rapito, sempre con lo sguardo verso il basso.  «Troppo pochi quattro giorni» sottolinea un signore. «Hanno un valore incredibile». Tanto che i 400 posti disponibili sono quasi tutti esauriti. «Siamo rimasti sorpresi e affascinati, peccato non si possa più vederli». Altri sono convinti che basti prenotare una visita agli uffici dell’Arcidiocesi. «Non è così» sottolinea un volontario Fai.
La delegata Fai Fiammetta Malpassi ha coordinato le visite assieme agli altri volontari: «Vediamo che la città ha apprezzato tanto, ci ringraziano e ci chiedono che possano essere mostrati nuovamente. Non è così semplice, intanto è importante riportare l’attenzione sull’argomento così da cercare una soluzione per la valorizzazione. Quattro giorni non sono sufficienti, per questo vogliamo accendere un faro sulla questione con il convegno del 4 ottobre».
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