PESARO - Tentò di rubare i soldi delle offerte con il filo e il nastro biadesivo, condannato. In aula ha raccontato la sua versione dei fatti un uomo di 47 anni di Caserta. Ieri, prima della lettura del dispositivo della sentenza, l’uomo ha voluto rendere dichiarazioni spontanee. Secondo l’accusa, nell’agosto del 2020, il 47enne era entrato nella chiesa di San Giuseppe in via Spada in centro storico a Pesaro con un marchingegno.
Si trattava di un oggetto lungo alla cui estremità c’era un nastro biadesivo.
Il 47enne ieri ha detto di essere «pentito» e ha raccontato come si erano svolti i fatti. In pratica ha detto di aver puntato agli spiccioli perché era in uno stato di bisogno e doveva racimolare dei soldi per mangiare. Qui aveva provato a “pescare” il denaro da una prima cassetta delle offerte, senza risultato. Poi ha tentato il colpo in una seconda cassetta. Ma anche qui nulla. Così «mi sono innervosito, sono andato dritto all’altare, ho soffiato il naso in un tovagliolo e ho strappato delle pagine dei libri». Il giudice ha condannato l’uomo a 6 mesi di reclusione derubricando il furto al tentato furto. Ma ha assolto l’uomo dall’accusa di danneggiamenti perché il fatto non costituisce reato. L’uomo era difeso dall’avvocatessa Ninfa Renzini del foro di Rimini.