Corto circuito nel traffico di stupefacenti: il bullo indagato per spaccio diventa vittima di estorsione

Corto circuito nel traffico di stupefacenti: il bullo indagato per spaccio diventa vittima di estorsione
Corto circuito nel traffico di stupefacenti: il bullo indagato per spaccio diventa vittima di estorsione
di Luigi Benelli
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Giovedì 10 Febbraio 2022, 08:50

PESARO - Storie di droga e di intimidazioni per un debito legato agli stupefacenti. Uno dei protagonisti è indagato per spaccio ma è anche parte offesa per aver subito un tentativo di estorsione. Si tratta di un ragazzo di 20 anni, già noto alla giustizia. Su di lui pesa già una condanna per aver bullizzato, picchiato e derubato un 15enne a bordo della linea del trasporto pubblico Urbino e Pesaro. Il bullo in questione gli aveva sfilato dalle tasche il portafoglio in cui c’erano 260 euro, i soldi ricevuti nelle festività natalizie dai parenti. Fu rintracciato e arrestato. Poi aveva patteggiato a 2 anni e 8 mesi per questo fatto di gennaio del 2020. 

Storia intricata

Il giovane torna protagonista di questa nuova vicenda giudiziaria assieme a un 34enne di Tavullia, una 30enne e un 40enne per delle cessioni di droga avvenute il mese dopo, tra febbraio e marzo del 2020. È accusato di aver venduto hashish a più persone con frequenza fino a cinque volte alla settimana.

Tra le contestazioni anche quella di aver ceduto hashish a un minorenne, cosa che presuppone un’aggravante. Per lui anche il possesso di un’arma impropria, un taglierino. Ma il 20enne, difeso dall’avvocato Matteo Mattioli, è anche parte offesa nello stesso procedimento. Avrebbe ricevuto 20 grammi di marijuana dal 34enne di Tavullia per un valore di 100 euro. Ma forse quei soldi non sarebbero stati mai corrisposti perché il 34enne è accusato di tentata estorsione. 

Le minacce

Avrebbe effettuato manovre intimidatorie con la sua auto contro lo scooter del 20enne, minacciando anche ripercussioni fisiche. «Dove sono i soldi? Se non ci sono i soldi entro la fine del mese dove ti prendo ti prendo, sono botte». Rapporti tesi sfociati anche nella denuncia del 20enne rispetto allo spaccio di stupefacenti. Aveva tirato in mezzo il 34enne e gli altri due, motivo per cui era stato preso a schiaffi e pugni in faccia dal 34enne riportando 3 giorni di prognosi. I tre, in concorso tra loro, sono accusati anche di violenza privata per aver minacciato il ragazzo nel tentativo di indurlo a ritirare la denuncia sporta nei loro confronti. «Ritira la denuncia o per te finisce male».

Davanti al gup

Il caso ora è davanti al Gup di Pesaro e ad aprile potrebbe arrivare patteggiamenti e discussioni con riti alternativi. L’indagine ha permesso di far luce anche su un altro 20enne di Tavullia accusato di varie cessioni, anche a minorenni. Tutto annotato in un block notes trovato dagli inquirenti. 

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