URBINO - Voto favorevole per il piano d’ambito dei rifiuti. Si è tenuta ieri mattina l’assemblea dell’Ata per l’approvazione definitiva del piano d'ambito dell'Ata Ato 1 Pesaro e Urbino per la gestione dei rifiuti urbani ai fini della pubblicazione nel Bur Marche per la sua efficacia.
Le previsioni
«Il piano prevede il mantenimento fino alla chiusura naturale per quanto riguarda le discariche di Ca’ Asprete e di Monteschiantello, e un accordo di solidarietà tra le varie provincie della Regione – spiega il presidente dell’Ata Giuseppe Paolini –.
«Le tariffe sono le medesime, a cui si aggiungono, come consuetudine, i costi del trasporto». Si tratta di un progetto partito nel 2017 «che ha visto un iter lungo, interrotto da alcuni stop arrivati dalla Regione sia con la passata maggioranza che con quella attuale – aggiunge Paolini –. Voglio ricordare che comunque il piano d’ambito non si è mai fermato, nemmeno con il covid o con altre calamità».
Si lavora con una proiezione futura, sottolinea il presidente Ata «dobbiamo da subito metterci al lavoro per vedere come risolvere il tema della gestione dei rifiuti che creano sempre più problemi a livello provinciale, regionale e anche a livello nazionale. Le idee sono da mettere insieme, ascoltando i territori, i cittadini, ma anche il punto di vista di quella che è l’utenza finale che deve avere un costo sempre consono al servizio che riceve». Il presidente dell’Ata ha sottolineato inoltre come il territorio debba essere servito al meglio in ogni area, garantendo un servizio di qualità in ogni area. «Il tutto avendo sempre una proiezione futura, andando anche a controllare le impiantistiche: non si può dire no a tutto. Ora siamo riusciti a raggiungere un ampio consenso, siamo intorno al 77-78% dei comuni ha votato sì, ma, ripeto, il lavoro non finisce certo qui». Tra coloro che non hanno votato a favore del progetto, il comune di Montelabbate.
I contrari
«Dopo voti a favore o astensioni, la giunta ha deciso questa volta di votare in maniera contraria perché nelle ultime settimane ci sono segnali sia a livello regionale che provinciale che ci fanno credere che questo piano d’ambito a poco, o quasi a nulla, servirà – afferma l’assessore Pierluigi Ferraro, con delega all’ambiente –. Già da ora si parla di mettere mano a questo piano e a livello regionale ci sono alcune richieste di abrogazione di leggi che sono all’interno di questo piano. Non siamo inoltre d’accordo con l’idea di creare un inceneritore».