Pesaro, omicidio Bruzzese: la raffinata regia (telefonica) e gli spostamenti smascherati da un apposito software

Omicidio Bruzzese, una raffinata regia smascherata da un apposito software
Omicidio Bruzzese, una raffinata regia smascherata da un apposito software
di Luigi Benelli
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Giovedì 26 Ottobre 2023, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 11:23
PESARO La ricostruzione della regia dell’omicidio di Marcello Bruzzese. Un miliardo e 250 mila di dati da analizzare, le celle telefoniche e le schede criptate. Ieri nuova udienza per il caso del fratello del pentito di ‘ndrangheta, freddato da una scarica di proiettili il 25 dicembre 2018 in via Bovio, nel centro storico di Pesaro. Davanti alla corte d’assise del tribunale di Pesaro si celebra il processo a carico di Rocco Versace, 57enne calabrese accusato di omicidio in concorso di Marcello Bruzzese. Per l’accusa Versace avrebbe pianificato il delitto. Mentre gli esecutori, i killer, Francesco Candiloro e Michelangelo Tripodi, sono già stati condannati entrambi all’ergastolo dal Tribunale di Ancona con il rito abbreviato. 


L’omicidio doveva essere un messaggio diretto al fratello Biagio, pentito di ‘ndrangheta che con le sue dichiarazioni ha fatto arrestare alcuni membri del clan Crea di Rizziconi. Girolamo Bruzzese si era dissociato nel 2003, consegnandosi ai carabinieri dopo aver tentato di uccidere il boss Teodoro Crea. Ma anche 15 anni dopo l’ndrangheta non dimentica. Ieri deposizione fiume del maresciallo del Ros che ha portato avanti le indagini assieme ai colleghi. Ha spiegato che il reparto speciale si è trovato di fronte a 1 miliardo e 250 milioni di traffico telefonico, videoregistrazioni, celle agganciate dai cellulari. Una mole impossibile, tanto da aver creato appositamente un software in grado di analizzare le informazioni, ribattezzato Li.ga.tab. 

Capiti gli spostamenti


Grazie a questo sono riusciti a mettere in fila i punti.

E in particolare a capire gli spostamenti, sempre sotto falso nome, di Tripodi e Candiloro. Sono stati documentati viaggi a Pelago a novembre, ma anche a Pesaro, in due hotel diversi. Come comunicavano? Con telefoni che avevano sim olandesi. Ed è proprio qui che viene tirato in ballo Versace. La sim olandese che Tripodi aveva in uso nel giorno del delitto e nei giorni precedenti, fino a novembre era in uso a Versace e la cella agganciava questa utenza in corrispondenza dei movimenti della sua sim personale. Versace che avrebbe fatto un sopralluogo a Pesaro a Novembre. Ad aprile 2019, quattro mesi dopo l’omicidio, Tripodi e Candilori vengono fermati per un controllo ad Ala in Trentino, a bordo di un’auto rubata. Gli vengono trovate due schede sim, i cui dati documentano contatti con un intermediario. Colui che avrebbe passato informazioni tra Versace e i due killer.


Il puzzle


Importante è stato anche l’ausilio dei targa system posizionati sulla Statale 16 che collega Pesaro alla Romagna per la ricostruzione del percorso effettuato dai soggetti e per risalire alle identità dei due killer. La difesa rappresentata dagli avvocati Francesco Albanese e Pasquale Loiacono, ha sempre sostenuto che Versace era in Calabria il giorno dell’omicidio e non viene collocato nel luogo del delitto.

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